Governo, Regione Toscana e Snam hanno raggiunto un accordo per l’installazione di un rigassificatore nel porto di Piombino, in provincia di Livorno. L’accordo è che la nave resterà alla banchina dello scalo piombinese per un tempo non superiore a 3 anni. Nel frattempo la Snam, la società statale in capo alla quale è il progetto di realizzazione, individuerà un luogo alternativo che consenta un utilizzo per un periodo più lungo. La notizia è stata annunciata dal ministero per la Transizione ecologica al termine di un vertice al quale hanno partecipato i ministri Roberto Cingolani e Mariastella Gelmini, il presidente della Toscana Eugenio Giani, l’ad di Snam Stefano Venier e, per Palazzo Chigi, il capo di gabinetto Antonio Funiciello e il consigliere economico del presidente del Consiglio Francesco Giavazzi.

Nel corso dell’incontro, scrive il ministero di Cingolani, si è discusso della inderogabile necessità di installare il rigassificatore nell’area di Piombino, per garantire la sicurezza energetica nazionale nei tempi stabiliti dal piano del Governo. Giani, che è commissario per il rigassificatore nominato dal governo, ha presentato le istanze del territorio e l’amministratore delegato di Snam ha illustrato le caratteristiche tecniche del progetto. Sarà istituito un tavolo di lavoro al quale parteciperanno tutte le parti per monitorare l’andamento dei lavori e concordare le istanze del territorio relative ad alcuni progetti di rilevante impatto ambientale ed economico, così come segnalati da Giani con un memorandum.

Per il governatore della Toscana questo passaggio viene vissuto come una vittoria perché inizialmente l’ipotesi era che il progetto prevedesse la permanenza dell’impianto per 25 anni. Ma dall’altra parte c’è ancora la voce critica, per non dire di protesta, delle comunità locali che già nelle scorse settimane hanno manifestato contro il rigassificatore che sarebbe a poche centinaia di metri dall’abitato della città toscana dell’acciaio. E la prima voce a farsi sentire era stata, già nel pomeriggio, quella del sindaco di Piombino Francesco Ferrari: “Nonostante le promesse di Giani ancora nessuna traccia del progetto di Snam” aveva detto. “Abbiamo presentato istanza formale di accesso agli atti ma sorge il legittimo dubbio che il commissario Giani voglia tenere all’oscuro Piombino più a lungo possibile in modo da non dare a istituzioni e cittadini il tempo di fare un’attenta valutazione del progetto e delle conseguenze per la città“.

Intanto un corteo è già stato promosso per sabato prossimo, 16 luglio. In una nota, i comitati organizzatori invitano “tutti i cittadini, i sindaci della Val di Cornia e il sindaco di Follonica, tutte le forze politiche, le associazioni di categoria, i sindacati, le associazioni ambientaliste” a partecipare al corteo che partirà intorno alle 10 dal Centro Giovani a Piombino. Va ricordato che contro il rigassificatore si sono espressi vari sindaci della zona, che rappresentano schieramenti di ogni tipo (centrodestra, centrosinistra e civici).

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