L’ondata di Omicron non accenna ad affievolirsi. Ora la sotto variante di Sars Covw è predominante in Italia. Anche se è sceso lievemente l’indice di contagio Rt, che resta comunque sopra la soglia epidemica, continua a salire l’incidenza. Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, nel periodo fra il 22 giugno e il 5 luglio 2022, sull’andamento dell’epidemia di Covid-19. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,34 (range 1,30-1,40), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,40). Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale e passa da 1.158 ogni 100.000 abitanti (08/07/2022 -14/07/2022) da 1.071 ogni 100.000 abitanti (01/07/2022 -07/07/2022).
Aumentano ancora i ricoveri per Covid-19 sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari, dove ormai si è superata la soglia di 10mila pazienti. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 14 luglio) contro il 3,5% della settimana scorsa. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,8% dal 13,3% della rilevazione giornaliera relativa al 7 luglio. Nessuna regione è classificata a rischio basso: 13 regioni sono a rischio moderato (5 delle quali ad alta probabilità di progressione), mentre 8 sono a rischio alto “per la presenza di molteplici allerte di resilienza e una per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss”. Salgono in una settimana dal 10% all’11% i casi rilevati tramite il tracciamento dei contatti; scendono dal 41% al 39% i casi rilevati sulla base della comparsa dei sintomi e aumentano dal 49% al 50% quelli con lo screening.
Sono 14 le regioni che al momento hanno superato la soglia del 15% dei ricoveri nei reparti ordinari, mentre nessuna ha raggiunto la soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive. Fra le regioni che hanno superato la soglia del 15%, i valori più alti si rilevano in Umbria (40,6%), Calabria (30,4%), Valle d’Aosta (29,4%), Sicilia (27,4%) e Basilicata (25,8%). Superano inoltre la soglia del 15% Liguria (22,7%), provincia autonoma di Bolzano (19,0%), Campania (18,8%), Abruzzo (18,7%), Friuli-Venezia Giulia (18,5%), Marche (18%), Puglia (17,2%), Emilia-Romagna (16,4%), Trento (15,9%). Sono due, infine, le regioni che si avvicinando alla soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive: Calabria (9%) e Umbria (8,7%).
La sotto variante Ba.5 è predominante al 75% in Italia secondo i dati, aggiornati al 5 luglio, risultato dell’indagine rapida condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dal ministero della Salute con i laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Dall’indagine, cui hanno partecipato 108 laboratori e basata sulle sequenze genetiche di 1.876 campioni che la sotto variante BA.5 ha una prevalenza del 75,5% (con una forchetta che va dal 56,7% al 100%), seguita dalla sotto varianti BA.4 con la prevalenza del 13,2% (0% -41,7%). Dominante fino a poche settimane fa, la BA.2 ha adesso una prevalenza scesa al10,3% (0% -33,3%) e la prima ad essere arrivata, la BA.1 è scesa allo 0,6% (0% -3,1%).