Cultura

Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica letteraria: diamo i voti a “Vocabolario dei desideri” di Nevo, “Ragazze troppo curiose” di Motta e “Milano mia” di Cosentino

di Davide Turrini e Ilaria Mauri

MILANO MIA - 3/3

Chi l’ha detto che per vedere posti nuovi ci si debba necessariamente mettere in viaggio? Più spesso di quanto si possa pensare, siamo circondati da bellezze uniche che, proprio perché le abbiamo sempre davanti agli occhi, non le notiamo nemmeno. E così, basta cambiare prospettiva e punto di vista per scoprirsi turisti a casa propria: “Bisogna camminare col naso all’insù per godersi la meraviglia dell’architettura urbana, svoltare un angolo che potrebbe sembrare insignificante ma che nasconde un tesoro, perdersi tra le vie del centro e scoprire piccole chiese incastonate tra i palazzi, fare un giro in periferia per vivere la vita di quei quartieri che un tempo erano piccoli borghi”, spiega Dario Cosentino, meglio noto sui social con il nickname “@dariohead”, autore della guida “Milano mia. Percorsi sentimentali nella città che non ti aspetti” (Fabbri Editori). Lui, calabrese di nascita ma milanese d’adozione, ha deciso di raccogliere tutti i percorsi e i consigli che negli anni ha elargito ai suoi followers in questo libro dal sapore di diario, in cui prende il lettore per mano e lo accompagna in un’accorata passeggiata nella “sua” Milano, quella che lo ha accolto quando era studente e che oggi è la sua casa. Negli anni, ne ha esplorato in lungo e in largo le zone più famose e gli angoli più remoti, le vie imbellettate e i quartieri autentici, alla scoperta di quelle “chicche” che nel tran tran quotidiano passano inosservate. Dario, infatti, esce di casa all’alba e si gode la città al suo risveglio, immortalandola nei suoi reportage fotografici quando le facciate austere dei palazzi si tingono di una suggestiva luce rossastra e per le vie si sentono profumi di pane, di caffè, di vita. In queste pagine ci guida lungo percorsi unici e suggestivi: seguendo la letteratura e la cronaca nera, scoprendo i vecchi borghi e Chinatown, svelandoci la Milano romana e quella più silenziosa. Vedremo con lui dove ha vissuto Dino Buzzati, quale panificio vende le pizzette più buone del mondo, che giro farà la nuova metro blu e da dove arriva il cavallo di Leonardo che accoglie i visitatori all’ingresso dell’Ippodromo di San Siro. Venti itinerari tutt’altro che convenzionali già dalla catalogazione: c’è infatti il capitolo “A Milano piove sempre?”, il cui filo conduttore è l’acqua sotterranea; quello “Milano linea blu” in cui si percorre, in anticipo di un anno, il viaggio della nuova metropolitana; e poi c’è Porta Venezia “dal Lazzaretto al Rainbow District”, alla scoperta della valorizzazione di successo di un quartiere popolare. Poi ancora, il tour dei parchi, quello sulle orme di Leonardo, l’arte contemporanea e l’immancabile aggancio alla street art, la Milano letteraria, quella crime tra i luoghi di Vallanzasca e Tangentopoli; e quella universitaria, tra mercati rionali e botteghe di quartiere superstiti. Un libro che permette ai milanesi di riscoprire la propria città e ai turisti di guardare più in là della Madonnina. Voto: 7.

MILANO MIA - 3/3
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