Cronaca

Milano, l’appello della mamma con figlio affetto da autismo: “Mi hanno rubato l’auto. Dentro c’è il quaderno col quale comunica”

La donna, 39 anni, ha pubblicato sul social una richiesta di aiuto per ritrovare la vettura: "Nell'auto c'erano un seggiolino, un passeggino (dispositivi speciali adatti alla neurodiversità), oltre alla cartella clinica e ai documenti sanitari del mio bambino". Ma anche l'agenda visiva con cui comunica con la famiglia. Al Corriere ha spiegato: "Questo furto ci ha messo davvero in ginocchio"

“Aiutatemi a ritrovare la mia auto, l’hanno rubata fuori dalla Motorizzazione di via Cilea, a Milano. Al suo interno ci sono cose importanti per mio figlio e per le sue terapie”. È l’appello di Vanessa, una mamma di 39 anni, su Facebook. L’auto rubata è una Mazda grigio scura targata DS471HN.

Vanessa è originaria di Vittuone (Milano) e ha scritto un post sul social nella speranza di recuperare la sua vecchia Mazda con il prezioso contenuto: “Nell’auto c’erano un seggiolino, un passeggino (dispositivi speciali adatti alla neurodiversità), oltre alla cartella clinica e ai documenti sanitari del mio bambino”, ha riferito al Corriere della Sera. La donna ha tre figli e il più piccolo, di 4 anni, è affetto da autismo non verbale.

Nella macchina c’era un oggetto particolarmente necessario: il quaderno con immagini, che il piccolo usa per comunicare con la sua famiglia. “Per comunicare con noi usa un quaderno apposito, con le foto di ciò che desidera fare. Per lui è un oggetto indispensabile e lo portiamo sempre con noi. Così, quando ci hanno rubato l’auto, oltre al danno economico ci hanno portato via anche questa ‘agenda visiva‘, che era stata preparata dagli specialisti che lo seguono”, ha spiegato Vanessa al Corriere.

“Questo furto ci ha messo davvero in ginocchio”, ha confessato la 39enne. Che ha ricordato: “L’auto ci serve per portare mio figlio alle terapie, due volte alla settimana all’ospedale di Magenta e due volte al centro dell’Associazione l’Abbraccio Onlus, che si occupa di persone affette da autismo”. “Sono stati loro a prepararci quel quaderno con cui comunica con noi e del quale abbiamo tanto bisogno” ha concluso, rinnovando la richiesta di aiuto nelle ricerche.