Due ore e mezza di show con quasi 40 brani, tutti da cantare. “È stata la festa più bella della mia vita – ha detto Pezzali –. Credo che nel tempo le mie canzoni e degli 883 siano rimaste perché ne è rimasta l'essenza: gioia e condivisione”. L'artista sulla rottura con Peroni e Cecchetto, che lo hanno seguito per 30 anni nel management e produzione, ha ammesso di voler, a questo punto della sua vita, avere altre prospettive artistiche. Un po' come andar via da casa della per andare a vivere da solo
Dopo trent’anni di carriera, ritrovarsi tra le mani due San Siro di Milano con 60mila spettatori scatenati, tra prato e tre anelli, c’è da perdere la testa per l’emozione. E si è sentito proprio così Max Pezzali, ieri sera, quando ha acceso il suo grande karaoke, riportando tutti i fan di ogni età (celebrati da diverse inquadrature sui mega schermi sul palco) all’indietro con la sua macchina del tempo agli indimenticabili Anni 90. Un “Ritorno al futuro” targato Max Pezzali. Una scaletta ricchissima con quasi 40 brani (tra bis e medley) per due ore e mezza di show. Assieme a Pezzali anche gli amici J-Ax (“abbiamo cose insospettabili in comune, tra cui il fatto di essere due nerd tecnologici”), l’ex compagno di viaggio degli 883 Mauro Repetto (“a settembre vado da lui a Parigi. Ho una idea, c’è tanta energia ancora in lui. La sento. Non so se sarà una reunion. Vediamo. Lui fa un altro lavoro”) e Paola e Chiara (“Sono molto felice che siano con me sul palco. Hanno iniziato come mie coriste e quando hanno deciso di tornare solo per me, ero orgoglioso”).
“LA FESTA PIÙ BELLA DELLA MIA VITA”
“È stata la festa più bella della mia vita e, ancora oggi nel 2022, – ci racconta l’artista in un incontro, poche ore prima del debutto – mi colpisce l’entusiasmo di chi ha ascolta la musica che ho fatto 15, 20, 30 anni fa. Credo che nel tempo mie canzoni e degli 883 siano rimaste perché ne è rimasta l’essenza che è la gioia e la condivisione. C’è la voglia di tornare al passato quando tutto era molto più semplice e ingenuo. Uno sguardo all’indietro che fa ancora sorridere”. E ancora: “Credo che la musica abbia dimostrato in questi anni – quella dal vivo in particolare – la sua enorme potenza aggregante, curativa e terapeutica nonostante la tecnologia. Ci è mancato molto il contatto e questi anni di pandemia ci ha fatto capire molte cose. A me ad esempio, questo tremendo periodo non ha fatto altro che accrescere la voglia di salire sul palco e la voglia di godermela il più possibile. Vivo queste due date come fossero un film della mia vita”.
SULLA ROTTURA CON PERONI E CECCHETTO, LA VOGLIA DI CAMBIARE
Pezzali era sereno ed emozionato, lontano dal chiacchiericcio di questi giorni sulla rottura del sodalizio artistico e manageriale con Pier Paolo Peroni e Claudio Cecchetto, dopo 30 anni di percorso insieme. La rottura – a quanto risulta a FqMagazine – pare sia stata di natura economica, ci sono in mezzo questioni legali e avvocati. Quindi il tema è spinoso e delicato. Secondo quanto ci risulta, il cantante ha espresso la necessità di poter scegliere in autonomia, ad un certo punto della sua carriera, e di sbagliare da solo. Quindi per il futuro Pezzali vorrebbe mettersi a scrivere anche con altri autori, per la prima volta, come fossero sessioni di scrittura collettive all’americana. Dunque il concetto espresso è come chi – ad un certo punto – un uomo deve andare via di casa della propria famiglia, per andare a vivere da solo. Meglio però il silenzio sulla questione e dare spazio alle canzoni e alla celebrazione di una lunga carriera.
GLI ARBRE MAGIQUE UMANI E LE STROBOSFERE ANNI 70
In scaletta non potevano mancare (alcuni in versione acustica, altri in versione dj set da ballare) “Hanno ucciso l’uomo ragno”, “Sei un mito”, “Come mai”, “Nord Sud Ovest Est” ma anche “Gli Anni” che chiude lo spettacolo. Presenti anche brani tratti dall’ultimo album in studio “Qualcosa di Nuovo”, pubblicato nel 2020. La direzione artistica è stata affidata a Sergio Pappalettera, designer di fama internazionale, che firma i visual dello show. Sul palco sono stati ricreati per immagini i simboli cardine della discografia di Max Pezzali. Dalle luci stroboscopiche Anni 70 alle ragnatele luminose dell’Uomo Ragno, il cruscotto dell’auto che porta gli amici “a casa di Dio”, la plancia dell’astronave perché tutto vada “dove deve andare”. Tra i momenti iconici il corpo di ballo che si trasforma nei mitici Arbre Magique per “Sei Un Mito” e poi nelle strobosfere per “La regina del celebrità”. Si replica stasera con un altro sold out da 60mila fan. Dopo San Siro, Max Pezzali ha annunciato che torna in tour nei palazzetti in autunno fino alla prossima primavera. Infine Sky ha appena annunciato “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La vera storia degli 883”, la nuova dramedy Sky Original, attualmente in sviluppo, ispirata alla vera storia di Pezzali e Repetto.
Insomma il mega evento di Max Pezzali a San Siro è stato un evento ricco di emozioni che si è chiuso tra i ricordi di un’epoca che non tornerà più e che oggi – tra guerra, pandemia e crisi di governo – guardiamo con una certa malinconia. Non ci resta che aggrapparci la musica.
LA SCALETTA DI SAN SIRO 1. La Lunga Estate Caldissima 2. Sei Un Mito 3. Gli Anni 4. Lo Strano Percorso 5. Rotta X Casa Di Dio 6. Una Canzone D’Amore / Come Mai 7. Come Deve Andare 8. L’Universo Tranne Noi 9. Hanno Ucciso L’Uomo Ragno. (Repetto) 10. Non Me La Menare / Te La Tiri / 6 Uno Sfigato (Repetto) 11. Weekend / S’Inkazza / Jolly Blu (Repetto) 12. Nord Sud Ovest Est / Tieni Il Tempo. ( Repetto + Fiati + Paola e Chiara) 13. La Regola Dell’Amico / Disco Inferno / Bella Vera / Nella Notte (Fiati + Paola e Chiara) 14.Megamix Zak 15.Medley Acustico (Nient’Altro Che Noi / Eccoti / Io Ci Sarò / Se Tornerai) 16.La Regina Del Celebrità 17.Ti Sento Vivere 18. La mia Hit con J-Ax 19. Sempre noi con J-Ax 20. Quello Che Capita 21. Sei Fantastica 22. Nessun Rimpianto 23. Con Un Deca Bis 24. Il Grande Incubo 25. La Dura Legge Del Gol 26. Come Mai 27. Gli Anni (Acustica)
(Foto di Francesco Prandoni)