A presentare il ricorso sono stati gli altri due concorrenti alla carica: il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, assistito dall’avvocato Luigi Medugno, e l'aggiunto Maurizio Romanelli, assistito dagli avvocati Raimondo d’Aquino di Caramanico e Aristide Police. L'attuale capo dell'ufficio inquirente lombardo si è costituito in giudizio
Un ricorso al Tar del Lazio per impugnare la nomina di Marcello Viola come nuovo procuratore di Milano. È quello presentato dagli altri due concorrenti alla carica: il procuratore di Bologna Giuseppe Amato, assistito dall’avvocato Luigi Medugno, e l’aggiunto Maurizio Romanelli, assistito dagli avvocati Raimondo d’Aquino di Caramanico e Aristide Police. Il plenum del Csm aveva votato su tre proposte: quella di Viola, ex procuratore generale di Firenze; quella di Amato e quella di Romanelli.
Nella seduta del 7 aprile di quest’anno il plenum del Csm ha approvato la nomina di Viola, che aveva ottenuto 13 voti a favore, Romanelli si era fermato a 6 e Amato a 3. Secondo i magistrati che si sono rivolti al Tar, nella istruttoria del procedimento che ha portato alla delibera emessa dal plenum ci sarebbe alcuni vizi. Viola si è costituito in giudizio assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, entrambi già difensori del magistrato siciliano nel ricorso sulla bocciatura a procuratore di Roma. Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, ha fissato per il 25 gennaio 2023 l’udienza pubblica di merito di trattazione dei ricorsi, proposti al fine di richiedere l’annullamento della nomina.