Muhammad Aziz ha fatto una causa da 40 milioni di dollari alla città di New York per “un famigerato crimine che non ha commesso”. Aziz è stato scagionato l’anno scorso dopo aver trascorso due decenni in carcere poiché accusato dell’omicidio di Malcolm X. Un’altra denuncia è stata presentata dai familiari di Khalil Islam. L’uomo è deceduto, ma è stato condannato “ingiustamente” per lo stesso assassinio. Così hanno scritto David Shanies e Deborah Francois, gli avvocati che hanno presentato le denunce giovedì 14 giugno. Sia Aziz che Islam erano nelle loro case nel Bronx quando Malcolm X è stato ucciso.
I legali di Aziz hanno sottolineato il peso di “convivere con le difficoltà e l’umiliazione che derivano dall’essere ingiustamente etichettato come un condannato per omicidio di uno dei leader dei diritti civili più importanti della storia”. Aziz in una nota ha aggiunto: “Anche se non mi soffermo su come sarebbe stata la mia vita se questa parodia della giustizia non fosse mai avvenuta, il trauma profondo e duraturo che ha causato non può essere sottovalutato. Gli oltre 20 anni che ho trascorso in prigione sono stati rubati a me e alla mia famiglia, e mentre il verbale ufficiale ora riconosce la verità che è nota da decenni, non si può annullare il danno che la mia condanna ingiusta ha causato a tutti noi”. “Coloro che sono responsabili di avermi privato della mia libertà e di aver privato la mia famiglia di un marito, un padre e un nonno dovrebbero essere ritenuti responsabili” ha concluso Aziz.
L’ Innocence Project, l’organizzazione no-profit che promuove la revisione di casi giudiziari relativi a persone ingiustamente condannate, ha dichiarato che: “Un’indagine congiunta ha portato alla luce nuove prove dell’innocenza di Muhammad Aziz e Khalil Islam, compresi alcuni documenti Fbi che erano stati trattenuti dalla difesa e dall’accusa”. Malcolm X, si ricorda, è stato un’icona della lotta per i diritti civili degli afroamericani e fu ucciso nel 1965 mentre teneva un discorso a Manhattan. Oltre a Aziz e Islam un altro uomo venne giudicato colpevole: Thomas Hagan. Lui ha confessato di aver sparato, mentre Aziz e Islam (all’epoca conosciuti come Norman 3X Butler e Thomas 15X Johnson) hanno sempre sostenuto la propria innocenza.