È polemica per la partecipazione al Giffoni Film Festival di Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo alla Luiss. Ad annunciare l’invito è stata la stessa pagina Twitter della kermesse per bambini e ragazzi che ha fatto sapere che Orsini incontrerà la sezione IMPACT! del Festival il 27 luglio “a cui siamo sicuri regalerà delle nozioni molto interessanti”.
Immediata la reazione del popolo social che ha scatenato una bufera di commenti, perlopiù negativi, sotto al post. “Vergognatevi”, hanno scritto in molti, sottolineando le posizioni in controtendenza di Orsini rispetto alla guerra in Ucraina. “Ma un po’ di vergogna? chiamate Lavrov direttamente. Attendiamo ancora di capire perché Eni gli finanziava l’osservatorio”, ha sottolineato l’ex segretario della Cisl, Marco Bentivogli. “Ma state scherzando? Ma come potete anche solo pensarlo?”, ha continuato ancora un altro utente. “Dopo le “Bimbe di Conte” ecco i “bambini di Orsini”. Nati come festival del cinema per ragazzi e finiti a luogo di parte. Complimenti per essere riusciti a rovinare una stupenda idea”, ha commentato l’ex parlamentare di Fratelli d’Italia Guido Crosetto. “Ma come siete liberi…anche Orsini ha diritto di parlare o solo chi piace a voi?”, ha fatto invece notare qualche utente, sottolineando l’importanza della pluralità delle idee.
Ai commenti indignati ha fatto seguito la risposta del Giffoni Film Festival. “Giffoni è un territorio libero. Dove il pensiero è libero. Dove tutti sono liberi di esprimere le proprie opinioni. Abbiamo trattato temi sensibili coinvolgendo le diverse opinioni e ragioni e mettendole a confronto in un campo aperto e al di fuori di ogni preconcetto – hanno scritto gli organizzatori della rassegna in un commento – Questo è Giffoni da cinquantadue anni. Questo è il nostro più grande valore. Tutti i temi più delicati e di stretta attualità sono vissuti nella più assoluta libertà di opinione e di espressione dalla gioventù che compone la nostra sezione Giffoni Impact”. “Bisogna guardare il nostro programma con attenzione, leggerne l’intera l’architettura e le sfumature. Vi invito a farlo perché troverete equilibrio, qualità e pluralità di opinione”, hanno concluso. Sfogliando il programma sono diverse le personalità invitate a partecipare alla sezione Impact!. Tra gli ospiti che dialogheranno con i giovani dai 18 ai 30 anni anche i giornalisti Valerio Nicolosi e Cecilia Sala, ma anche Dario Fabbri, direttore di Domino, editorialista di Domani e ospite fisso degli speciali del TgLa7, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, Diego Bianchi di Propaganda Live, il sociologo Domenico De Masi e lo scrittore Guido Maria Brera.
Anche il Fondatore e Direttore della kermesse, che dal 1971 ogni anno coinvolge bambini e ragazzi in una rassegna cinematografica nella città di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, ha deciso, dopo l’ondata di commenti, di rispondere alle polemiche. In una nota, pubblicata sempre via social, Claudio Gubitosi ha scritto: “La vivacità che si è sviluppata sui social alla notizia che il Professor Orsini sarà tra gli ospiti di Giffoni mi fa riflettere su due precisi argomenti. Il primo: non tutti conoscono il progetto Giffoni nel suo complesso. Il Festival vive della sua forte esperienza ed è rivolto ai bambini dai 3 anni fino a 18, con film, incontri, talenti e quanto altro un Festival deve e può esprimere. Da anni, l’affetto e l’amore che questi ragazzi nutrono per Giffoni ha fatto maturare, crescere e sviluppare sezioni chiamiamole collaterali, riservate non più ai giurati ma a chi vuole continuare a mantenere viva una relazione con un luogo dove potersi esprimere ed essere ascoltati. All’indomani del 2000, la sezione si chiamava “Domande da un secolo all’altro”, poi sono nate le “Masterclass” che hanno svolto la loro funzione fino a quattro anni fa, divise in quattro sezioni: umanistica, musicale, ecologica e l’indirizzo cinematografico, ognuna con una propria missione. Nel 2019 ho sentito l’esigenza di ristrutturare le masterclass in un vero e proprio momento di confronto, invertendo l’asse tra relatore e pubblico e ampliando sempre di più la possibilità e il diritto da parte dei ragazzi di conoscere e di farsi ascoltare. È nata così Impact!, riservata a 200 giovani italiani dai 18 ai 30 anni, una vera e propria Università di Giffoni dove sono i ragazzi ad insegnare e ad esprimere in massima libertà opinioni e pareri. In 52 anni non ho mai deluso né i miei ragazzi né i loro genitori. Ho notato dunque una forte superficialità ma al contempo lo comprendo, perché ovunque sento il forte amore che tutti hanno per questa straordinaria storia italiana conosciuta ed amata in tutto il mondo”. Gubitosi ha quindi continuato: “Il secondo aspetto è particolarmente sensibile perché, ancora una volta, tutti pretendono di sostituirsi a questa straordinaria gioventù, parlando per loro senza per questo averne la titolarità. Come si fa a dire, oggi, che questi giovani vengono influenzati? La quasi totalità degli invitati, in una forma di cooperazione, viene proprio scelta da loro: è questo il bello di un evento che si costruisce con loro e per loro – ha spiegato – Non ho voluto conduttori: sono loro, sul palco, gli assoluti protagonisti. Senza filtri, con la qualità della loro comunicazione, sono liberi di dire, pensare, dissentire, condividere le proprie visioni con gli oltre 250 ospiti che incontreranno e con cui dibatteranno di cinema, imprenditoria, giornalismo, scienza, politica, letteratura, arte, spettacolo, sport, cultura. Non credo di dover aggiungere altro. Ho letto tanti commenti, spero di aver portato chiarezza”.