I ministri degli Esteri di Bulgaria e Macedonia del Nord, Teodora Ghenciovska e Bujar Osmani, hanno firmato oggi nella capitale bulgara un protocollo bilaterale -che fa parte integrante di un pacchetto proposto dalla Francia per superare le storiche controversie tra i due Paesi- , per consentire la revoca del veto da parte di Sofia e avviare così i negoziati di adesione all’Unione Europea della Macedonia del Nord. “Il protocollo contiene misure estremamente ambiziose a breve e lungo termine, che in pratica mirano a risolvere molte delle questioni aperte tra i nostri due Paesi e i passi concreti che la Macedonia del Nord dovrebbe compiere”, ha detto la ministra degli Esteri bulgara Ghenciovska in una conferenza stampa dopo la firma. Una delle questioni più importanti sul tavolo dei negoziati che impediva di fatto ogni passo in avanti verso l’entrata della Macedonia del Nord nell’Unione Europea, consisteva nel riconoscimento esplicito, all’interno della Costituzione macedone, della minoranza bulgara che vive nel Paese. “È noto – ha affermato Ghenciovska – che nelle sue relazioni bilaterali con la Repubblica della Macedonia del Nord, la Bulgaria non riconosce la sua lingua ufficiale (macedone). Tuttavia, la questione ha aspetti specifici nel contesto degli altri 26 paesi Ue che hanno una loro posizione e non possiamo obbligarli in alcun modo ad accettare la nostra posizione ufficiale”. La ministra ha poi annunciato che il contenuto del protocollo bilaterale firmato oggi tra Bulgaria e Macedonia del Nord, sarà reso pubblico martedì prossimo. Dunque, il compromesso è stato raggiunto, e con 68 voti a favore su 120 la Macedonia, riconosce a livello costituzionale la minoranza bulgara che vive in territorio macedone e, assieme all’Albania, proprio martedì inizierà i negoziati per entrare a far parte dell’Unione Europea.
“Finalmente, dopo 17 anni, iniziamo il processo di negoziati di adesione con l’Unione Europea“, ha dichiarato Dimitar Kovacevski, primo ministro di Skopje, ai giornalisti. La proposta, presentata il mese scorso dalla Francia al termine della presidenza francese dell’Unione Europea , è stata accolta nei giorni scorsi dalla Bulgaria e ora, con un voto storico, anche dal Parlamento macedone. L’accordo c’è, ma dopo il voto, fuori dall’edificio dell’Assemblea Legislativa macedone, un gruppo di manifestanti si è radunata per protestare contro la decisione e appoggiate dal partito nazionalista dell’opposizione che respingono la decisione. Arrivano via twitter le congratulazioni alla Macedonia del Nord dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen che ha parlato di una “opportunità storica”.