Il caldo è sempre più soffocante e gli abitacoli delle automobili, quando ferme, possono diventare gabbie roventi: per questo, lasciare un animale in macchina da solo significa andare incontro alla possibilità di causargli un colpo di calore, nel migliore dei casi. Ecco i 10 suggerimenti della Lega Nazionale Del Cane per far vivere un'estate serena anche ai nostri amici a quattro zampe
Gli abitacoli delle auto, in estate, possono diventare delle vere gabbie roventi quando queste restano ferme per minuti, non importa quanto all’ombra o se con i finestrini abbassati. Per questo, lasciare un animale in macchina, anche per pochi minuti, può rivelarsi addirittura fatale: la temperatura interna può alzarsi velocemente e causare nell’animale un colpo di calore e, nei casi più gravi (ma non così rari, purtroppo), addirittura la morte.
A lanciare l’allarme è la LNDC (Lega Nazionale Del Cane) Animal Protection, che ricorda come due casi analoghi – cioè la morte dell’animale avvenuta a seguito dell’abbandono all’interno del veicolo – siano stati giudicati dalla Corte di Cassazione con due sentenze che ne hanno stabilito il reato penale (sentenza n. 14250/14 e sentenza 175/2008, ai sensi dell’art. 727 del Codice Penale).
Per evitare che episodi del genere possano ripetersi anche in un’estate come questa, che si configura essere sempre più torrida, la Lega ha raccolto dieci accorgimenti da adottare sia con i propri animali sia con quelli che possiamo vedere in difficoltà. La prima regola – quella generale e già riportata in apertura – è mai lasciare un animale da solo in auto, che sia pure con i finestrini aperti o all’ombra: due accorgimenti, questi, che non potrebbero bastare a salvarlo.
Se, invece, ci si accorge di un animale chiuso in una macchina, preoccuparsi subito di quali possano essere le sue condizioni e, nel caso queste non siano già più buone e non si riesca a rintracciarne il proprietario nell’immediato, contattare allora le forze dell’ordine. Nel frattempo, gettare acqua attraverso l’apertura dei finestrini lo aiuterebbe sicuramente.
Terzo, imparare a riconoscere un colpo di calore in corso: in quel caso l’animale è in evidente sofferenza respiratoria, agitato, magari anche barcollante e affaticato. Il quarto accorgimento, quindi, è proprio sul primo soccorso in caso di colpo di calore, nell’attesa dell’intervento di un veterinario: cercare di spostare immediatamente l’animale in un luogo fresco, aiutarlo ad abbassare la temperatura corporea con degli stracci bagnati, magari, appoggiati sul collo o nella zona dell’inguine e sotto le ascelle.
In generale, poi, un altro accorgimento importante è quello di mettere a disposizione acqua fresca e un riparo all’ombra agli animali che vivono soprattutto all’esterno, mentre quelli abituati alla vita in appartamento dovrebbero essere portati fuori soltanto nelle prime o ultime ore del giorno, evitando quelle centrali.
Al mare, fare attenzione a sabbia e acqua salata, che potrebbero causare irritazioni, e attenzione anche a ciò che si nasconde sotto la sabbia e che l’animale potrebbe ingerire o con cui potrebbe ferirsi.
Quanto alla tosatura, secondo la LNDC Animal Protection, questa non è così necessaria: l’importante, in ogni caso, è lasciare sul corpo dell’animale una lunghezza di pelo sufficiente a isolarlo dalla temperatura ambientale; per quelli che presentano delle estremità bianche, come potrebbero essere le orecchie, è raccomandato l’uso della crema solare, poiché la troppa esposizione ai raggi UV potrebbe causare l’insorgere di tumori.
Si passa poi all’antiparassitario, che deve essere sempre specifico per l’animale su cui si applica e che, in generale, è importante applicare per evitare che i parassiti veicolino poi gravi patologie: come i flebotomi, che nei cani possono trasmettere la leishmaniosi. Infine, attenzione alle punture di insetto e alle reazioni che queste possono causare, motivo per cui è sempre bene, in quei casi, contattare un veterinario.