Ieri pomeriggio intorno alle 16, nella tappa del tour a Villanova d’Albenga, in Liguria, ha unito civilmente due donne, Sara e Silvia, una logopedista e un'insegnante di sostegno della scuola primaria
Un officiante d’eccezione come Jovanotti non è una cosa che capita a tutte le coppie che scelgono di sposarsi. Ma il cantante performer ci ha preso gusto nel trasformare il palco del suo Jova Beach Party in una sorta di altare laico dove celebrare l’amore, senza distinguo di sesso e di età: così ieri pomeriggio intorno alle 16, nella tappa del tour a Villanova d’Albenga, in Liguria, ha unito civilmente due donne, Sara e Silvia, una logopedista e un’insegnante di sostegno della scuola primaria. Entrambe genovesi, sono legate da 16 anni e il loro amore è nato sui campi di pallavolo, dove una era l’allenatrice dell’altra.
“Vi auguro di essere libere di essere voi stesse”, ha commentato Jovanotti dopo aver celebrato il suo primo matrimonio lesbico davanti a 15 mila spettatori, diventati per l’occasione dei testimoni d’eccezione. “Allora, di fronte a 15 mila persone io dichiaro che voi ora siete moglie e moglie, si dice così, giusto?“, ha detto soddisfatto il “padrone di casa” alle due spose, che hanno precisato: “Amiamo dire che siamo unite nell’amore senza bisogno di distinguere i ruoli”. Baci, applausi e qualche lacrima hanno accompagnato il rito, prima del quale Sara e Silvia avevano raccontato visibilmente emozionate alcuni passaggi della loro storia. “All’inizio abbiamo vissuto il nostro amore all’oscuro, come accade in una comunità non ancora pronte per l’amore puro”. Il 4 agosto, giorno della cerimonia ufficiale prevista a Genova, quelli saranno solo lontani ricordi. In serata, nel corso del concerto, Jovanotti ha raccontato al pubblico cos’era accaduto nel pomeriggio, ha rinnovato gli auguri alla coppia e a loro ha dedicato il brano Ragazza magica.
Foto Michele Lugaresi