Tra il 2017 e il 2020 un albergo ha usato 65 tirocinanti come lavoratori subordinati, senza prevedere alcuna attività formativa. L'obiettivo era "evadere i contributi previdenziali e assistenziali da versare a favore dei lavoratori dipendenti". I tirocinanti sono stati remunerati a titolo di rimborso spese
Una nota struttura alberghiera di Catania è stata accusata di aver impiegato 65 tirocinanti tra il 2017 e il 2020, al posto di assumere dipendenti. La guardia di finanza al termine dell’indagini sull’utilizzo fraudolento dei tirocini formativi, ha sanzionato l’albergo per 1,6 milioni di euro.
Al momento, in seguito all’attività ispettiva della finanza, è emerso che il complesso alberghiero “ha dissimulato l’esistenza di veri e propri rapporti di lavoro subordinato, al fine di evadere i relativi contributi previdenziali e assistenziali da versare all’Inps e all’Inail a favore dei lavoratori dipendenti”. Secondo l’accusa, i 65 tirocinanti sono stati remunerati a titolo di rimborso spese. La verifica svolta dalla polizia ha inoltre permesso di accertare che, all’interno della struttura ricettiva, non è mai stata svolta un’attività formativa nei confronti dei tirocinanti: sono stati impiegati, fin da subito, come lavoratori subordinati presso le cucine, quali camerieri di sala o addetti alle pulizie.