La siccità che sta interessando il Nord Italia, i continui incendi che divorano la penisola, le alluvioni dovute a bombe d’acqua improvvise, l’erosione delle coste, le valanghe dovute allo scioglimento di ghiacciai in alta montagna come nel caso della tragedia della Marmolada… la crisi climatica continua a mostrare i suoi effetti drammatici ovunque nel mondo così come in Italia e non è più rimandabile un’azione strutturale di prevenzione che non limiti tutto al miope intervento a breve termine.
Su GoFundMe in tutta Europa, si moltiplicano le raccolte fondi dal basso per tutelare l’ambiente. La pagina GoFundGreen permette a tutti di creare una campagna di raccolta fondi e prendere spunto dalle storie e le buone pratiche europee più coinvolgenti. In Sicilia, già dallo scorso anno il Movimento Antincendio Ibleo previene la devastazione grazie a 150 volontari distribuiti nel territorio, in una rete crescente che può aiutare a prevenire, avvistare e anche spegnere gli incendi.
Nei mari della stessa regione, il progetto della missione Euridice si propone la rimozione e lo smaltimento delle reti fantasma da pesca ma soprattutto lo studio dell’impatto ambientale arrecato all’ecosistema. Ogni anno vengono infatti abbandonate nei mari 640 mila tonnellate di reti da pesca, secondo i rapporti annuali del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP). Studi pubblicati tra il 2017 e il 2018 hanno suggerito che le reti fantasma potrebbero rappresentare circa il 46% di tutte le microplastiche presenti nei nostri oceani.
In Molise invece dopo che gli incendi del basso Molise hanno devastato interi ecosistemi, la raccolta fondi di “Il Molise non esiste” è riuscita a realizzare la ripiantumazione di 273 nuovi pini di Aleppo. In attesa che la politica dia priorità all’agenda verde, molti cittadini si attivano e piuttosto che aspettare con le mani in mano, offrono soluzioni sul territorio.