I Mondiali di Eugene sono stati stregati per Marcell Jacobs. Il velocista azzurro dopo una batteria discreta ha dovuto dire addio alla rassegna iridata a causa di una contrattura muscolare. Ecco perché ha rinunciato alla semifinale
I Mondiali di Eugene sono stati stregati per Marcell Jacobs. Il velocista azzurro dopo una batteria discreta in cui ha ottenuto il decimo tempo complessivo ha dovuto dire addio alla semifinale a causa di una contrattura muscolare. Problemi che stanno perseguitando il campione olimpico da inizio stagione e che avevano alimentato molti dubbi sulla sua partecipazione alla rassegna iridata. La dolorosa decisione è stata presa di comune accordo con l’allenatore Paolo Camossi.
Preso atto della sua assenza gli americani hanno dominato i 100 metri infilando una tripletta. L’azzurro dovrà saltare anche la staffetta 4×100 dove l’Italia è campione olimpica in carica. Cercando fare luce su ciò che è successo in Oregon è stato il coach Camossi: “Prima dei Mondiali abbiamo lavorato bene, i dolori erano andati via, ma sapevamo che l’incognita sarebbe stata l’alta intensità. Già in batteria, Marcell ha sentito una fitta all’adduttore che gli ha impedito di essere se stesso”. Una classica ricaduta che ha riacceso l’allarme, a cui è seguito un consulto con lo staff medico della Federazione: “Non è stato facile perché fino all’ultimo secondo abbiamo valutato il da farsi ma alla fine è stata presa la decisione. La responsabilità finale? Del gruppo azzurro. Da ieri sera Marcell si è sottoposto alla fisioterapia necessaria, poi stamattina si è svegliato indolenzito e lo abbiamo sottoposto a ecografia. L’esame ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere adesso l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione già da ora”.
Ora Jacobs deve ripartire da zero digerendo la delusione della mancata partecipazione alla gara più importante dell’anno. “In questo momento Marcell è ovviamente molto dispiaciuto per non aver regalato emozioni a se stesso e agli altri – ha aggiunto Camossi – Ma abbiamo visto la finale insieme e siamo molto sereni per il futuro: ci ha fatto capire che non c’è un vero dominatore nella velocità mondiale, e sapevamo che il 9.79 di Kerley non sarebbe stato ripetuto nei turni successivi. Ora bisogna mettersi subito in mentalità Europei di Monaco“. La rassegna continentale, in programma a partire da lunedì 15 agosto, è il nuovo obiettivo.