Secondo Bill Savitt, legale del social media, il patron di Tesla "sta facendo del suo meglio per denigrare" l'azienda e per "metterla in pericolo nel tentativo di svincolarsi dal contratto che ha promesso di onorare"
Twitter ottiene il via libera della giustizia americana a un procedimento veloce contro Elon Musk, il patron di Tesla, per il suo rifiuto di acquistare il social media. Il giudice della Chancery Court del Delaware, Kathaleen St J McCormick, ha stabilito che il processo si terrà in ottobre, ben prima del febbraio 2023 che era stato richiesto dai legali di Musk e quasi in linea con la richiesta di Twitter per un avvio il 19 settembre. Avanzando l’accusa di “tentato sabotaggio”, i legali della società che cinguetta hanno spiegato alla Corte di aver bisogno di soli cinque giorni per dimostrare che Musk deve onorare il suo accordo di acquistare Twitter per 44 miliardi di dollari come previsto dall’accordo firmato fra le parti. Una soluzione rapida del contenzioso, hanno spiegato, è necessaria per evitare ulteriori danni al social media e porre fine a quell’incertezza che da mesi aleggia sulla società. Musk – ha messo in evidenza davanti alla corte, Bill Savitt, legale di Twitter – “sta facendo del suo meglio per denigrare” il social media e per “metterlo in pericolo nel tentativo di svincolarsi dal contratto che ha promesso di onorare”.
Gli avvocati di Musk hanno respinto seccamente le accuse, osservando come la società stia ingiustamente premendo per un processo alla “velocità della luce” su un caso che invece richiede una “revisione e un’analisi forense di molti dati” sui bot e sugli account falsi o spam. Giudicando la tempistica proposta da Twitter come “assurda”, i legali del patron di Tesla hanno chiesto il rinvio del processo nel 2023. Una richiesta caduta, però, nel vuoto. Il giudice McCormick, illustrando la sua decisione di avviare il procedimento rapido ad inizio ottobre, ha commentato in maniera ironica la richiesta della difesa di Musk: “sottovalutate la capacità di questa corte di agire rapidamente” in dispute complesse sulle fusioni e acquisizioni. Il tribunale del Delaware, stato in cui hanno sede più della metà delle aziende americane quotate, è in grado di intervenire e dirimere complesse dispute societarie in tempi accelerati rispetto alle corti tradizionali, davanti alle quali i contenziosi possono andare avanti per anni. Musk, avvistato in barca in Grecia, non ha ancora commentato ufficialmente la decisione.
Lo scontro fra il social media e il patron di Tesla va avanti da mesi. La vicenda giudiziaria ha preso avvio, quando la società con sede a San Francisco ha deciso di portare Musk in tribunale per i danni che gli avrebbe causato a seguito del ritiro dell’offerta di 44 miliardi di dollari per l’acquisizione del colosso. Una retromarcia che, di fatto, ha causato nell’immediato un calo della azioni di Twitter di oltre il 7%. Una delle ipotesi che si profilano – e che sembra essere la più probabile- è che le parti raggiungano un’intesa extragiudiziale e che il patron di Tesla riesca a spuntare un prezzo inferiore a quello accordato.