Gelo dei senatori M5s e Lega durante e subito dopo il discorso di Mario Draghi a Palazzo Madama. Mentre il presidente del Consiglio pronunciava il suo “aut aut” ai partiti e dettava le condizioni per andare avanti, le reazione di 5 stelle e leghisti è stata glaciale. I parlamentari del Movimento, gli stessi che una settimana fa non hanno votato la fiducia al decreto Aiuti, non hanno applaudito alla fine dell’intervento. In silenzio anche i colleghi del Carroccio. Subito dopo Matteo Salvini e Giuseppe Conte hanno riunito i vertici per valutare come procedere. In una pausa dalla riunione 5 stelle, il vicepresidente Mario Turco ha parlato di “aperture” dal premier. Ma è presto per fare qualsiasi valutazione. Chi ha già parlato è la leader Fdi Giorgia Meloni: “Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd”, ha scritto su Facebook. “Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito”.

La freddezza dei senatori M5s – Tra i senatori 5 stelle si aspettano le indicazioni del leader. Anche se il discorso non ha di certo entusiasmato chi invece sperava in riferimenti molto più chiari al documento politico del Movimento. “Un discorso senza sorprese, con sfumature autoritarie preoccupanti”, ha detto a LaPresse la senatrice Alessandra Maiorino, mentre il collega Cristiano Anastasi ha parlato di “un discorso attendista che lascia aperte tutte le opzioni. Ha deciso di non decidere e far scegliere alle forze politiche con le quali, probabilmente, sta interloquendo”. Diversi i senatori che lo hanno definito “un intervento generico“, che “non dà risposte precise alle nostre richieste”. Intanto proseguono gli incontri di Giuseppe Conte. Il leader del M5s si è trovato negli uffici pentastellati, dove ha seguito l’intervento in Aula del premier, e sta incontrando diversi parlamentari, insieme ai capigruppo 5 Stelle di Montecitorio e Palazzo Madama, Davide Crippa e Mariolina Castellone. Agli incontri partecipano anche i membri della delegazione governativa del Movimento e i vicepresidenti grillini. “E’ in corso un confronto sulle comunicazioni di Draghi”, si limitano a spiegare fonti M5s.

“La brutta aria” nel centrodestra e le fibrillazioni nella Lega “Tira una brutta aria”, ha detto a mezza bocca un big del centrodestra di governo dopo aver sentito l’intervento di Mario Draghi al Senato. Non a caso, Silvio Berlusconi ha convocato per le 13 a ‘Villa Grande’ un nuovo vertice con Matteo Salvini Lorenzo Cesa e Maurizio Lupi dopo quello notturno finito intorno alla una. Non pochi i passaggi, raccontano, che avrebbero scontentato Fi e Lega. “Draghi non ha risparmiato nessuno”, si lascia scappare un parlamentare azzurro di lungo corso, che vede la trattativa un po’ in salita a questo punto. A mezzogiorno, intanto, il capogruppo alla Camera di Fi, Paolo Barelli, ha riunito i suoi parlamentari per fare il punto della situazione e provare a ricompattare il gruppo visto che resta la divisione tra i sovranisti e l’ala più governista pro Draghi bis. Dopo aver sentito il discorso, anche Matteo Salvini ha visto i suoi.

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