L’anticiclone africano continua ad espandersi e aumenta, di conseguenza, in rischio di ondate di calore in Italia. Secondo il bollettino del Ministero della Salute, che monitora quotidianamente 27 città capoluogo di provincia, le 9 città da bollino rosso diventano 14 mercoledì e 16 venerdì. A Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Genova, Latina, Perugia, Rieti e Roma si aggiungeranno mercoledì anche Campobasso, Frosinone, Milano, Torino e Viterbo. Venerdì, invece, l’allerta rossa si estenderà anche a Verona e Trieste.
Unica città, tra quelle monitorate dal ministero, che manterrà il bollino verde fino a venerdì è Napoli. Resteranno in giallo Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Messina, Reggio Calabria, Palermo e Venezia. In merito alle città da bollino arancione, martedì sono Campobasso, Frosinone, Milano, Torino, Trieste, Verona e Venezia. Mercoledì resteranno in arancione Trieste e Verona, mentre per Campobasso, Frosinone, Milano, Torino e Viterbo arriverà il bollino rosso. Infine, giovedì mentre Trieste e Verona passeranno al bollino rosso, Civitavecchia e Pescara passeranno da giallo ad arancione. Le ondate di calore, ricorda il ministero della Salute, si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche, osserva il ministero, “possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione“, in particolare per anziani, bimbi molto piccoli, donne in gravidanza e malati cronici.
“L’anticiclone africano potrebbe purtroppo resistere sull’Italia fino alla fine del mese con massime estreme di 40-42°C e con notti tropicali fino a 24-27°C”, sottolinea Lorenzo Tedici, meteorologo de ilMeteo.it. “La massa d’aria eccezionalmente calda dell’anticiclone africano viene sospinta direttamente sull’Italia a iniziare dal settore centro-settentrionale – aggiunge Meteo Expert – dove, anche a causa della siccità del suolo, nei prossimi giorni le temperature potrebbero raggiungere valori record. Questa ondata di caldo verrà ricordata non solo per la sua intensità, ma anche per la sua durata per cui è lecito domandarsi quando finirà, o almeno si attenuerà”. La risposta che danno i principali modelli lascia poche speranze: “Non prima di mercoledì-giovedì della settimana prossima – concludono gli esperti – in seguito potrebbe iniziare ad attenuarsi a partire dal Nord. Il condizionale è d’obbligo e comunque si tratterebbe solo di una attenuazione con passaggio da valori eccezionali con rischio di record a valori ancora sensibilmente sopra le medie”.