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Ghali compra una barca, la chiama come una sua canzone e la dona a Mediterranea per salvare i migranti

L'artista sensibilizza i suoi fan, e non solo, sul tema del soccorso in mare dei migranti. La raccolta fondi punta all'acquisto di nuove imbarcazione ausiliari che consentiranno alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi: "Assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica"

di Andrea Conti

In queste settimane si sono intensificati gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane, molte imbarcazioni sono state soccorse nel Mediterraneo. Ogni anno si ripete il disperato tentativo di tutte quelle popolazioni che fuggono dalle proprie terre martoriate dalla guerra o da situazioni sociali ed economiche difficilissime. Ghali – da sempre sensibile al tema immigrazione – ha deciso di appoggiare l’organizzazione non governativa Mediterranea – Saving Humans con una raccolta fondi ad hoc. Gli obiettivi del crowdfunding sono stati pensati affinché la Mare Jonio – unica nave battente bandiera italiana della Flotta Civile di ricerca e soccorso nel Mediterraneo Centrale – possa contare su due nuovi “rescue boat”: gommoni veloci di soccorso con i relativi nuovi dispositivi di lancio/ammaraggio, del gruppo elettrogeno supplementare necessario a farli funzionare e di “life raft” (battelli autogonfianti) che li integreranno. La prima “rescue boat” che sarà acquistata con la donazione di Ghali sarà operativa entro agosto e si chiamerà Bayna, che significa “vederci chiaro”, come la canzone contenuta nel suo nuovo album Sensazione Ultra.

L’impegno di Mediterranea

Mediterranea – Saving Humans è impegnata dall’ottobre 2018 nel testimoniare e denunciare ciò che accade nel nostro mare e nel soccorrere chi si trova in difficoltà in quelle acque. Quest’anno Mediterranea ha già svolto tre missioni in mare nelle quali ha salvato 306 migranti e ha partecipato attivamente alla solidarietà con le popolazioni ucraine completando tre missioni di terra in zona di guerra, in cui ha consegnato oltre 40 tonnellate di aiuti umanitari e portato in salvo oltre duecento persone, senza fare distinzioni di nazionalità o provenienza di alcun tipo.

Le parole di Ghali

“Fin da bambino questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. – ha spiegato Ghali sui social – Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso gennaio, e che circa 16mila siano stati illegalmente respinti in Libia. Questo è un tema di cui si parla poco nel nostro Paese, per questo ho deciso di sostenere Mediterranea donando un’imbarcazione che permetterà al team di proseguire le missioni di soccorso nei prossimi mesi, perché ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio”.

Poi ha affondato il colpo: “Mi sembra assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica. Questo per me non è un sacrificio ma un privilegio. Quando abbiamo iniziato a fare rap non pensavamo di ricevere qualcosa in cambio, poi siete arrivati tutti voi e mi avete cambiato la vita. Per questo, da
essere umano mi sento in obbligo di restituire qualcosa alla comunità”.

Infine l’artista ha concluso con un appello: “L’operazione Bayna ha l’obbiettivo di sostenere chi salva vite in mare e di fare luce su un’argomento importante per il genere umano, il mio contributo è solo una scintilla e sono sicuro che insieme possiamo fare veramente la differenza”.

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Foto di Nabil Elderkin via Ufficio Stampa Goigest

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