I tifosi rossoneri credevano di non dover sentire più il suo nome: Yonghong Li è stato presidente del Milan tra il 2017 e il 2018, poi l’arrivo di Elliott al timone del club ha riportato entusiasmo e costruito mattoncino su mattoncino la squadra che ha portato alla vittoria dello scudetto. L’imprenditore cinese invece torna alla ribalta proprio nel momento in cui il fondo americano sta completando il passaggio di proprietà a RedBird. Come anticipato dal Sole 24 Ore, infatti, Yonghong Li ha ottenuto da parte del Tribunale del Lussemburgo il sequestro di 364 milioni di euro di Elliott.
La causa intenta dall’uomo d’affari cinesi coinvolge la Rossoneri Sport Investment e la Project Redblack, ovvero i due veicoli che controllano il Milan. Il sequestro è relativo in particolare a un credito della Project Redblack e si tratta ovviamente di una misura temporanea, in attesa del ricorso di Elliott. Yonghong Li divenne il proprietario del Milan dopo una lunga trattativa con la Fininvest di Silvio Berlusconi. Dopo nemmeno un anno, il 21 luglio 2018 perse la presidenza rossonera: undici giorni prima Elliott aveva assunto il controllo della società per via dell’inadempimento delle obbligazioni verso il fondo americano, che aveva prestato all’imprenditore cinese 303 milioni di euro per completare l’operazione.
Ora, spiega il Sole 24 Ore, Yonghong Li spera di recuperare una parte dei soldi persi in quella operazione. Le sue richieste si basano su una valutazione del club rossonero fatta nel 2018 e basata su una perizia svolta dal consulente, il professor Paolo Gualtieri. Per Elliott si tratta invece di un ulteriore grana in un periodo già delicato: a settembre RedBird dovrebbe acquisire la maggioranza delle quote del Milan. Nel frattempo però, il fondo americano deve fare i conti anche con il contenzioso avviato dagli attuali soci di minoranza, Blue Skye.