Si sono presentati ai piedi del Peyragudes da soli, uno contro l’altro, scortati dal solo Brandon McNulty, il gregario che ha sbrandellato il gruppo dei migliori, fino a ridurlo all’essenziale. Il Tour de France 2022 è Tadej Pogacar contro Jonas Vingegaard. Ma la maglia gialla è imperturbabile, inattaccabile: cede sulla linea del traguardo, quando non può nulla contro lo scatto dello sloveno che si prende la vittoria della 17esima tappa. La Grand Boucle però è ancora nelle mani del danese.
Il primo tappone pirenaico ha emesso la sua sentenza. Pogacar è uno spettacolo, attacca e vuole vincere, è pronto a inventarsi di tutto per alzare ancora le braccia al cielo. Ma ha trovato il rivale di cui tutto il ciclismo aveva bisogno: Vingegaard pedala con lo sguardo sfrontato, appiccicato alla ruota del favorito della vigilia, pronto a saltare sui pedali per replicare ad ogni attacco. E dimostra di essere allo stesso livello. I 130 km scarsi della tappa partita da Saint-Gaudens, che offriva tre Gpm di prima categoria e uno di seconda categoria, li hanno costretti – anzi invogliati – a sfidarsi a viso aperto. Uno contro uno, mentre gli altri alzavano bandiera bianca di fronte al ritmo folle imposto dalla Uae con McNulty. Nessuna scusa, nessuna tattica: solo le gambe, per dimostrare chi è il più forte. Alla fine sono arrivati insieme sul traguardo.
L’unico ad arrendersi con onore è Geraint Thomas, che ha perso oltre due minuti. In classifica è terzo, distante ormai quasi 5 minuti. Nessuna sorpresa: il Tour è affare loro. Pogacar contro Vingegaard, e viceversa. Fino alla cronometro di sabato. La maglia deve difendere 2 minuti e 18 secondi di vantaggio. L’ultimo show down sarà domani, giovedì 21 luglio: il percorso offre le rampe del Col d’Aubisque, poi il Col de Spandelles, infine la scalata all’Hautacam. Con lo sloveno ancora ad attaccare, il danese ancora a difendersi. Il Peyragudes però ha dimostrato che Pogacar non è più solo, non è più unico: al suo livello c’è anche Vingegaard. Il ciclismo ha trovato un altro campione, al di là di come finirà.