Stava risalendo una vecchia mulattiera quando ha colpito un nido scatenando la reazione degli insetti che pungendolo in massa avrebbero provocato un choc anafilattico
Nel pomeriggio di lunedì 18 luglio a Ceratello di Costa Volpino, in provincia di Bergamo, un uomo di 53 anni è morto a seguito della puntura di centinaia di vespe. Alessandro Barni, questo il nome della vittima, lunedì pomeriggio aveva fatto visita a un amico per poi, poco dopo, allontanarsi in apparente stato confusionale. A questo punto avrebbe preso una vecchia mulattiera dove sono state rinvenute tracce di sangue, la cui origine non è chiara. L’uomo potrebbe essersi ferito sul percorso oppure essersi lesionato a casa del conoscente.
Durante questo tragitto Barni avrebbe colpito un nido di vespe e calabroni, i quali sentendosi minacciati lo avrebbero punto in massa. A farlo suppore sono le grida dell’uomo che udite da un residente della zona ha fatto scattare i soccorsi che però non sono stati sufficienti. Con ogni probabilità le punture delle vespe hanno provocato uno choc anafilattico fatale.
La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati per chiarire nei dettagli le cause della morte. Il sostituto procuratore ha disposto l’autopsia. L’uomo potrebbe aver assunto droghe o sostanze allucinogene: di qui la decisione di eseguire l’autopsia, per chiarire se la causa della morte vada oltre le punture delle api. È infatti stato visto correre gridando frasi senza senso poco prima che lo ritrovassero morto.