La fine di un governo fortemente europeista e atlantista nel bel mezzo di una crisi internazionale viene vissuta con preoccupazione nei principali media internazionali. La fine dell’esecutivo guidato da Mario Draghi fa crescere i timori anche all’interno delle principali testate che, adesso, utilizzano termini come nuova “incertezza”, “sconvolgimento” per la politica (e le finanze) italiane, con la prospettiva di un nuovo esecutivo, dopo l’estate, guidato dalla destra meloniana che non potrà garantire la stessa “stabilità e reputazione” che l’ex presidente Bce, si legge, aveva contribuito a ridare al Paese.
Basta sfogliare le pagine o i canali dei principali media mondiali per capire qual è il clima che si respira attorno al Paese, soprattutto in Unione europea. Politico, testata molto attenta anche alle dinamiche brussellesi, scrive che le dimissioni di Draghi “porteranno probabilmente a elezioni anticipate che potrebbero far precipitare l’Italia in mesi di sconvolgimento”. Dal voto anticipato “si prevede che vincano i partiti di destra e prendano il potere in una coalizione con Fratelli d’Italia. L’uscita dell’ex presidente della Banca Centrale Europea, 74 anni, priva l’Ue di uno dei suoi leader più esperti in un momento critico, con l’inflazione alle stelle e la guerra in corso ai suoi confini”.
Un clima non troppo diverso si respira nella redazione del Financial Times, il quotidiano più vicino al premier uscente italiano e che più volte ha ospitato suoi contributi. Negli articoli pubblicati dalla sua apparizione alla camera, mercoledì, fino ad oggi si legge che “l’ultima crisi politica dell’Italia arriva quando il Paese deve far fronte a crescenti pressioni economiche e inflazionistiche, derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina. La prospettiva di un’incertezza prolungata rischia di turbare i mercati finanziari, l’Ue e la Banca Centrale Europea, che giovedì inizieranno un ciclo di inasprimento che aumenterà i costi finanziari dell’Italia”. E, aggiungono, crescono anche “i dubbi sulla capacità dell’Italia di soddisfare le condizioni stabilite dall’Ue per ricevere la sua quota di 200 miliardi di euro del fondo di recupero del coronavirus da 750 miliardi totali. L’Italia ha finora ricevuto 46 miliardi di euro, con un’ulteriore tranche di 21 miliardi di euro in scadenza nelle prossime settimane. L’uscita di Draghi lascia un’agenda incompiuta di importanti riforme economiche – comprese le revisioni del sistema fiscale, giudiziario e degli appalti – destinate a rendere l’Italia un luogo più attraente per fare affari e migliorare la crescita a lungo termine”.
Oltreoceano, il New York Times prevede una “nuova stagione di caos politico in un momento critico in cui l’Ue” cerca di mantenersi unita di fronte alla Russia e rilanciare la sua economia. Questo perché il governo Draghi aveva “restituito influenza e credibilità” all’Italia, così questo epilogo rappresenta un “colpo pungente per l’Italia e l’Europa. L’ex presidente della Bce che ha aiutato a salvare l’euro ha usato la sua levatura per un breve periodo d’oro per l’Italia dopo aver assunto l’incarico di premier nel 2021″. Per Bloomberg, invece, le dimissioni presentate al presidente Sergio Mattarella sono state “un collasso inevitabile” e “aumentano la prospettiva di elezioni anticipate già all’inizio di ottobre” gettando “in subbuglio” l’Italia.
Il britannico e progressista Guardian sottolinea che quelle di Draghi sono “dimissioni che arrivano nonostante le richieste di rimanere in carica, anche da parte dei leader mondiali che lo vedono fondamentale non solo per garantire la stabilità in Italia, ma come partner nell’affrontare le sfide della guerra russa in Ucraina”. Draghi “aveva chiesto unità”, sottolinea il Guardian, e “rimproverato i suoi partner per lotte intestine”. Sempre oltre la Manica, la Bbc parla di “una settimana di turbolenze” terminata con le dimissioni di Draghi che è “figura popolare in Italia” tanto da essere stato “soprannominato Super Mario per la sua gestione della crisi dell’eurozona come capo della Bce”.
Parla di “dramma” il sito di France 24 che mette in pagina una foto di Draghi e Mattarella e un titolo sulla richiesta del presidente della Repubblica di rimanere in carica per gli affari correnti. “La sua caduta arriva nonostante i sondaggi, in vista del dramma di mercoledì, dai quali si notava che la maggior parte degli italiani voleva che Draghi rimanesse al timone fino alle elezioni generali programmate per maggio del prossimo anno”, sottolinea il sito di informazione francese.
Anche la tedesca Süddeutsche Zeitung, infine, legge la fine dell’esecutivo Draghi con un’accezione fortemente negativa, sostenendo che questa è soltanto l’ennesima prova che “l’Italia è intrappolata nei suoi vecchi demoni”. Le dimissioni sono quindi descritte come “una perdita colossale per l’Italia” che “rischia di sprofondare nell’incertezza”.
Mondo
Crisi di governo: ‘Dramma’, ‘perdita colossale’, ‘vecchi demoni italiani’. Ecco come la stampa estera ha accolto le dimissioni di Draghi
Basta sfogliare le pagine o i canali dei principali media mondiali per capire qual è il clima che si respira attorno al Paese, soprattutto in Unione europea. Politico, testata molto attenta anche alle dinamiche brussellesi, scrive che le dimissioni di Draghi “porteranno probabilmente a elezioni anticipate che potrebbero far precipitare l’Italia in mesi di sconvolgimento”. Mentre il New York Times prevede una "nuova stagione di caos politico"
La fine di un governo fortemente europeista e atlantista nel bel mezzo di una crisi internazionale viene vissuta con preoccupazione nei principali media internazionali. La fine dell’esecutivo guidato da Mario Draghi fa crescere i timori anche all’interno delle principali testate che, adesso, utilizzano termini come nuova “incertezza”, “sconvolgimento” per la politica (e le finanze) italiane, con la prospettiva di un nuovo esecutivo, dopo l’estate, guidato dalla destra meloniana che non potrà garantire la stessa “stabilità e reputazione” che l’ex presidente Bce, si legge, aveva contribuito a ridare al Paese.
Basta sfogliare le pagine o i canali dei principali media mondiali per capire qual è il clima che si respira attorno al Paese, soprattutto in Unione europea. Politico, testata molto attenta anche alle dinamiche brussellesi, scrive che le dimissioni di Draghi “porteranno probabilmente a elezioni anticipate che potrebbero far precipitare l’Italia in mesi di sconvolgimento”. Dal voto anticipato “si prevede che vincano i partiti di destra e prendano il potere in una coalizione con Fratelli d’Italia. L’uscita dell’ex presidente della Banca Centrale Europea, 74 anni, priva l’Ue di uno dei suoi leader più esperti in un momento critico, con l’inflazione alle stelle e la guerra in corso ai suoi confini”.
Un clima non troppo diverso si respira nella redazione del Financial Times, il quotidiano più vicino al premier uscente italiano e che più volte ha ospitato suoi contributi. Negli articoli pubblicati dalla sua apparizione alla camera, mercoledì, fino ad oggi si legge che “l’ultima crisi politica dell’Italia arriva quando il Paese deve far fronte a crescenti pressioni economiche e inflazionistiche, derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina. La prospettiva di un’incertezza prolungata rischia di turbare i mercati finanziari, l’Ue e la Banca Centrale Europea, che giovedì inizieranno un ciclo di inasprimento che aumenterà i costi finanziari dell’Italia”. E, aggiungono, crescono anche “i dubbi sulla capacità dell’Italia di soddisfare le condizioni stabilite dall’Ue per ricevere la sua quota di 200 miliardi di euro del fondo di recupero del coronavirus da 750 miliardi totali. L’Italia ha finora ricevuto 46 miliardi di euro, con un’ulteriore tranche di 21 miliardi di euro in scadenza nelle prossime settimane. L’uscita di Draghi lascia un’agenda incompiuta di importanti riforme economiche – comprese le revisioni del sistema fiscale, giudiziario e degli appalti – destinate a rendere l’Italia un luogo più attraente per fare affari e migliorare la crescita a lungo termine”.
Oltreoceano, il New York Times prevede una “nuova stagione di caos politico in un momento critico in cui l’Ue” cerca di mantenersi unita di fronte alla Russia e rilanciare la sua economia. Questo perché il governo Draghi aveva “restituito influenza e credibilità” all’Italia, così questo epilogo rappresenta un “colpo pungente per l’Italia e l’Europa. L’ex presidente della Bce che ha aiutato a salvare l’euro ha usato la sua levatura per un breve periodo d’oro per l’Italia dopo aver assunto l’incarico di premier nel 2021″. Per Bloomberg, invece, le dimissioni presentate al presidente Sergio Mattarella sono state “un collasso inevitabile” e “aumentano la prospettiva di elezioni anticipate già all’inizio di ottobre” gettando “in subbuglio” l’Italia.
Il britannico e progressista Guardian sottolinea che quelle di Draghi sono “dimissioni che arrivano nonostante le richieste di rimanere in carica, anche da parte dei leader mondiali che lo vedono fondamentale non solo per garantire la stabilità in Italia, ma come partner nell’affrontare le sfide della guerra russa in Ucraina”. Draghi “aveva chiesto unità”, sottolinea il Guardian, e “rimproverato i suoi partner per lotte intestine”. Sempre oltre la Manica, la Bbc parla di “una settimana di turbolenze” terminata con le dimissioni di Draghi che è “figura popolare in Italia” tanto da essere stato “soprannominato Super Mario per la sua gestione della crisi dell’eurozona come capo della Bce”.
Parla di “dramma” il sito di France 24 che mette in pagina una foto di Draghi e Mattarella e un titolo sulla richiesta del presidente della Repubblica di rimanere in carica per gli affari correnti. “La sua caduta arriva nonostante i sondaggi, in vista del dramma di mercoledì, dai quali si notava che la maggior parte degli italiani voleva che Draghi rimanesse al timone fino alle elezioni generali programmate per maggio del prossimo anno”, sottolinea il sito di informazione francese.
Anche la tedesca Süddeutsche Zeitung, infine, legge la fine dell’esecutivo Draghi con un’accezione fortemente negativa, sostenendo che questa è soltanto l’ennesima prova che “l’Italia è intrappolata nei suoi vecchi demoni”. Le dimissioni sono quindi descritte come “una perdita colossale per l’Italia” che “rischia di sprofondare nell’incertezza”.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Le parole di Meloni sull’Ucraina sono state nette e chiare in un contesto molto difficile. Le va riconosciuto". Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, da Odessa.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Amiamo le nostre nazioni. Vogliamo confini sicuri. Preserviamo aziende e cittadini dalla follia della sinistra verde. Difendiamo la famiglia e la vita. Lottiamo contro il wokeismo. Proteggiamo il nostro sacro diritto alla fede e alla libertà di parola. E siamo dalla parte del buon senso. Quindi, in definitiva, la nostra lotta è dura. Ma la scelta è semplice. Ci arrenderemo al declino o combatteremo per invertirlo?". Lo ha detto Giorgia Meloni al Cpac.
"Lasceremo che la nostra civiltà svanisca? O ci alzeremo e la difenderemo? Lasceremo ai nostri figli un mondo più debole o più forte? Vorremo che le nuove generazioni si vergognino delle loro radici? O recupereremo la consapevolezza e l'orgoglio di chi siamo e glielo insegneremo? Ho fatto la mia scelta molto tempo fa e combatto ogni giorno per onorarla. E so che non sono solo in questa battaglia, che siete tutti al mio fianco, che siamo tutti uniti. E credetemi, questo fa tutta la differenza", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Quando la libertà è a rischio, l'unica cosa che puoi fare è metterla nelle mani più sagge. Ecco perché i conservatori continuano a crescere e stanno diventando sempre più influenti nella politica europea. Ed ecco perché la sinistra è nervosa. E con la vittoria di Trump, la loro irritazione si è trasformata in isteria". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
"Non solo perché i conservatori stanno vincendo, ma perché ora i conservatori stanno collaborando a livello globale. Quando Bill Clinton e Tony Blair crearono una rete liberale di sinistra globale negli anni '90, furono definiti statisti. Oggi, quando Trump, Meloni, Milei o forse Modi parlano, vengono definiti una minaccia per la democrazia. Questo è il doppio standard della sinistra, ma ci siamo abituati. E la buona notizia è che le persone non credono più alle loro bugie".
"Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso. I cittadini continuano a votarci semplicemente perché le persone non sono ingenue come le considera l'ultimo. Votano per noi perché difendiamo la libertà", ha ribadito.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, minare la nostra identità, dividerci per nazionalità, per genere, per ideologia. Ma non saremo divisi perché siamo forti solo quando siamo insieme. E se l'Occidente non può esistere senza l'America, o meglio le Americhe, pensando ai tanti patrioti che lottano per la libertà in America Centrale e Meridionale, allora non può esistere nemmeno senza l'Europa". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Il Cpac ha capito prima di molti altri che la battaglia politica e culturale per i valori conservatori non è solo una battaglia americana, è una battaglia occidentale. Perché, amici miei, credo ancora nell'Occidente non solo come spazio geografico, ma come civiltà. Una civiltà nata dalla fusione di filosofia greca, diritto romano e valori cristiani. Una civiltà costruita e difesa nei secoli attraverso il genio, l'energia e i sacrifici di molti". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla conferenza dei conservatori a Washington.
"La mia domanda per voi è: questa civiltà può ancora difendere i principi e i valori che la definiscono? Può ancora essere orgogliosa di sé stessa e consapevole del suo ruolo? Penso di sì. Quindi dobbiamo dirlo forte e chiaro a coloro che attaccano l'Occidente dall'esterno e a coloro che lo sabotano dall'interno con il virus della cultura della cancellazione e dell'ideologia woke. Dobbiamo dire loro che non ci vergogneremo mai di chi siamo", ha scandito.
"Affermiamo la nostra identità. Affermiamo la nostra identità e lavoriamo per rafforzarla. Perché senza un'identità radicata, non possiamo essere di nuovo grandi", ha concluso la Meloni.
(Adnkronos) - "Il nostro governo - ha detto Meloni - sta lavorando instancabilmente per ripristinare il legittimo posto dell'Italia sulla scena internazionale. Stiamo riformando, modernizzando e rivendicando il nostro ruolo di leader globale".
"Puntiamo a costruire un'Italia che stupisca ancora una volta il mondo. Lasciate che ve lo dica, lo stiamo dimostrando. La macchina della propaganda mainstream prevedeva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, cancellandola dalla mappa del mondo, allontanando gli investitori e sopprimendo le libertà fondamentali. Si sbagliavano", ha rivendicato ancora la premier.
"La loro narrazione era falsa. La realtà è che l'Italia sta prosperando. L'occupazione è a livelli record, la nostra economia sta crescendo, la nostra politica fiscale è tornata in carreggiata e il flusso di immigrazione illegale è diminuito del 60% nell'ultimo anno. E, cosa più importante, stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani", ha concluso.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - L'Italia è "una nazione con un legame profondo e indistruttibile con gli Stati Uniti. E questo legame è forgiato dalla storia e dai principi condivisi. Ed è incarnato dagli innumerevoli americani di discendenza italiana che per generazioni hanno contribuito alla prosperità dell'America". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac a Washington. "Quindi, a loro, permettimi di dire grazie. Grazie per essere stati ambasciatori eccezionali della passione, della creatività e del genio italiani".