“L’agenda riformatrice di Mario Draghi non può cadere nella polvere, non può scomparire, ci saranno tante persone di buona volontà che nei prossimi anni continueranno a portarla avanti”. A rivendicarlo, nel giorno delle dimissioni del presidente del Consiglio, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti fuori da Montecitorio. Non senza attaccare M5s e Lega: “Quando Giuseppe Conte e Matteo Salvini andranno a dire in campagna elettorale che vogliono affrontare il caro benzina, il caro energia, il caro bollette ditegli che hanno buttato giù quel governo che stava facendo il decreto”. E ancora: “Far cadere il governo Draghi è stato solo il primo atto di un percorso che vede uniti Conte e Salvini nel cercare di portare l’Italia fuori dalle alleanze storiche, di destabilizzarla da un punto di vista economico. L’Italia aveva una chiara posizione internazionale che collocava l’Italia con i suoi alleati storici. E non è un caso che questo governo sia stato buttato giù da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Vladimir Putin”. Ma con chi andrà al voto Ipf? “Se siamo pronti a discutere con Mariastella Gelmini e Renato Brunetta e chi lascerà Forza Italia? Prematuro, ma di certo sicuramente non vado con quelli che hanno fatto cadere questo governo, che hanno deciso di stare dalla parte degli estremismi e dei sovranismi. E mi auguro si possa essere in tanti dalla parte dell’agenda riformatrice di Mario Draghi”.