Seduta volatile per piazza Affari nella giornata caratterizzata dalle comunicazioni della Banca centrale europea e all’indomani della caduta del governo guidato da Mario Draghi. Apertura in calo per la Borsa di Milano (-1,83%), che tocca il -2,57% per poi risalire, nel corso del pomeriggio, a -0,9%, e chiudere a -0,71%. La maggiore flessione è stata registrata all’inizio della conferenza stampa a Francoforte. Tuttavia, dopo l’intervento di Christine Lagarde, si è verificata la risalita.
Lieve tensione anche sullo spread tra Btp e Bund, che tocca i 237 punti base, per poi scendere a 229 punti con il rendimento del decennale italiano al 3,5%, sempre sopra i livelli di quelli della Grecia. Ieri, dopo la crisi definitiva dell’esecutivo, aveva chiuso a 212. Va detto, che a fronte dei numeri, la caduta del governo non ha provocato il tracollo che si ci aspettava per oggi (hanno certamente influito sulla giornata le decisioni della Banca centrale europea).
A piazza Affari hanno sofferto i titoli finanziari con, in testa, Poste. Male anche le banche con Unicredit e Banco Bpm, Intesa e Bper. Le Borse europee chiudono contrastate nella giornata scandita dalle mosse della Bce che ha rialzato i tassi di mezzo punto e dato il via allo scudo anti-spread indicandone i dettagli. Francoforte cede un marginale 0,27% con il Dax a 13.246 punti. Parigi guadagna lo 0,27% con il Cac 40 a 6.200 punti e Londra sale dello 0,21% con il Ftse 100 a 7.297 punti.