L’ex senatore di Forza Italia ed ex assessore all’Urbanistica della Provincia di Bergamo Enrico Piccinelli è stato condannato oggi in tribunale a Bergamo in primo grado a cinque anni di carcere con l’accusa di corruzione. La sentenza è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio. I pm Carmen Santoro e Silvia Marchina nella precedente udienza avevano invocato una condanna proprio a cinque anni. Gli avvocati difensori Mauro Angarano e Gianluca Quadri avevano invece chiesto l’assoluzione, sostenendo che gli accusatori avevano speso il nome dell’allora parlamentare a sua insaputa.
Secondo l’accusa, Piccinelli ha ricevuto una tangente da 275mila euro in tre parti – 25mila, 150mila e 100mila scrivono i media locali – il 2013 e il 2014: all’epoca era assessore provinciale all’urbanistica e, dicono i pm, li aveva intascati per approvare il Piano di Governo del Territorio di Foppolo. I presunti corruttori, un gruppo di imprenditori dell’alta Val Brembana che avrebbe raccolto i soldi della provvista, sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare. I mediatori della tangente invece hanno patteggiato per corruzione: l’ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera a 2 anni e 4 mesi, a 2 anni i fratelli Fulvio e Maria Cristina Boccolini, consulenti fiscali.