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Noemi: “Con quei chili volevo mettere un’armatura tra me e la possibilità di fallire. Ora ho paura di tornare indietro”

La cantante sottolinea come l'aiuto della psicoterapia l'abbia aiutata a rimettere se stessa al centro di tutto. Un percorso che l'ha portata anche a riappropriarsi della propria forma fisica

Noemi ormai da qualche tempo è cambiata. Fisicamente, certo, ma prima di tutto emotivamente. Un percorso lungo e faticoso per rimettere se stessa al centro e che non ha fatto da sola, ma con l’aiuto della psicoterapia, a cui si sta appoggiando ancora oggi: “Ne faccio ancora, perché nessuna conquista è mai definitiva, e io ho paura di tornare indietro“.

L’artista, attualmente in radio con Hula Hop in duetto con Carl Brave, puntualizza dalle pagine di Oggi: Non sono dimagrita, sono tornata magra, come ero stata sempre. Nel mezzo, ero ingrassata a causa di uno stress che non sapevo gestire. Noi musicisti facciamo un lavoro bellissimo, ma è un ambiente in cui ogni singolo è un’ordalia, o vivi o muori. E io con quei chili volevo mettere un’armatura tra me e la possibilità di fallire“.

Il punto di non ritorno è stato raggiunto dopo Sanremo 2018: “Lì ho toccato con mano il fatto che la direzione che stavo tenendo non mi rendeva felice. Mi stavo accontentando, ma soprattutto mi stavo lasciando portare dalla vita. C’è una frase di Sono sole parole, la canzone che ho portato a Sanremo nel 2012, che fa: “E fingersi felice di una vita che non è come vogliamo”. Ecco accade di rimanerci incastrati, in quella felicità finta”. Poi, però, la svolta che è coincisa con la consapevolezza che avere il coraggio di ascoltarsi era necessario: “Non avevo il coraggio di accontentare le mie priorità, fare le mie scelte. Le delegavo agli altri. E gli altri le scelte le fanno in base a quello che sono loro, però se sbagliano le paghi tu. Quindi ho deciso di provare a essere più coraggiosa“.

Al suo fianco c’è sempre stato Gabriele Greco, suo marito dal 2018. Noemi lo definisce il suo più grande sostenitore: “Oggi scommettiamo tutti su noi stessi. Ci siamo dimenticati quanto sia bello essere testimoni della vita di un altro. Noi abbiamo deciso di farlo, di scommettere”.