L’ondata di caldo che da giorni sta colpendo l’Italia, e, più in generale tutto il mondo, dovuta in primis alla crisi climatica che sta toccando tutto il pianeta, sta raggiungendo il suo picco in queste ore. È previsto un ulteriore innalzamento delle temperature che si avvicineranno ovunque intorno ai 38/40 gradi. Si tratta della settimana più calda dell’estate 2022, in cui l’anticiclone africano diventerà sempre più forte da far raggiungere temperature record su molte città.

Secondo il bollettino del ministero della Salute sulle ondate di calore, sono 16 le città da bollino rosso (con livello di allerta 3) per possibili rischi per la salute dei cittadini. Le città più calde sono Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. I paesi con un elevato rischio di ondate di calore sono aumentati rispetto all’inizio della settimana, in particolare da lunedì 18 e martedì 19 luglio, quando erano “solo” 5. Da bollino arancione, invece, Catania, Civitavecchia, Messina, Palermo, Pescara, Reggio Calabria e Venezia.

E la situazione peggiorerà nei prossimi giorni, con temperature ancora roventi. Domenica le città da bollino rosso salgono a 19, con l’aggiunta di Civitavecchia, Pescara e Venezia. Il livello di allerta 3 riguarda “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive” e quindi il rischio non è solo per anziani, bambini molto piccoli o persone affette da malattie croniche, ma anche per individui sani. In Trentino Alto Adige i sindacati Fiom, Cgil e Fim-Cisl hanno indetto 4 ore di sciopero per chiedere maggiori tutele per i lavoratori, soprattutto nei giorni caratterizzati da caldo torrido. Proprio lì, in un’azienda manifatturiera di Arco, un operaio è deceduto mentre stava lavorando: è svenuto e ha sbattuto la testa sul pavimento. Si pensa che a provocarne la morte sia stato il caldo dal momento che nell’azienda, secondo quanto riportano i sindacati, non ci sono impianti di condizionamento. Nel weekend è previsto caldo estremo anche in montagna con lo zero termico in salita fino ai 4500-4800 metri. Proprio per questo sul ghiacciaio dello Stelvio è stata interrotta l’attività dello sci estivo. La più vasta area sciabile estiva delle Alpi, a causa dello zero termico oltre i 4.400 metri di quota, non può infatti garantire la sicurezza delle piste.

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