Lo ha detto Eleonora Voltolina, giornalista e fondatrice della testata impegnata a difendere i diritti dei tirocinanti italiani, all'evento annuale "Best Stage", dedicato nel 2022 ai cambiamenti normativi all'orizzonte
“Siamo in un momento di svolta per l’universo stage italiano”. Eleonora Voltolina, giornalista e fondatrice della Repubblica degli Stagisti, testata impegnata a difendere i diritti dei tirocinanti italiani, apre così l’evento annuale “Best Stage”, dedicato nel 2022 ai cambiamenti normativi all’orizzonte. “Finalmente potremmo ottenere una nuova legge sui tirocini curricolari: quella vigente è vecchia di un quarto di secolo, non più adeguata al mercato del lavoro attuale. E anche per i tirocini extracurricolari dovrebbero presto arrivare nuove linee guida”. Fra i temi più discussi su cui si cerca un accordo la condizione dei “soggetti a rischio di esclusione sociale”.
Nel corso dell’evento l’assessora alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano Alessia Cappello ha annunciato l’obiettivo di pagare un’indennità a tutti i tirocinanti degli uffici comunali, senza distinzione fra curriculari ed extra e a “prescindere dall’iter che faranno le proposte di legge in Parlamento, se esisterà o no ancora l’istituto dell’extracurricolare”. Il passaggio sta nel considerare lo stagista un collaboratore, ha proseguito Cappello. E se si entra in questa ottica “credo sia doveroso, e prima di tutto etico, che quella collaborazione abbia una prestazione economica”.
Si è fatto il punto sull’iter della proposta di legge per aggiornare il quadro normativo dei tirocini curriculari – quelli svolti durante il percorso di studi – al momento in discussione alla Camera. Nella prima votazione degli emendamenti durante la riunione delle commissioni riunite Lavoro e Cultura, pochi giorni fa, è stata votata una buona metà degli emendamenti presentati alla proposta,
tranne quelli ‘più delicati’ sui quali si deve ancora trovare un accordo. Paola Suardi, segretaria generale della Fondazione EMiT Feltrinelli, ha sottolineato l’importanza di andare verso un miglioramento, ma, ha precisato “facciamo attenzione a non creare degli ostacoli di entrata: vanno lasciati alle aziende almeno uno-due mesi di tirocinio gratuito sui curricolari, che fanno parte di un percorso di formazione”. Il timore è che l’obbligo di indennità mensile possa rendere alcune imprese meno disponibili ad accogliere gli studenti. Una situazione che, ha ammesso il deputato Iv Massimo Ungaro, non dovrebbe in realtà verificarsi perché non è avvenuta nel 2013 quando la stessa misura è stata applicata agli extracurriculari. E su questi ultimi che novità ci sono? Sette mesi fa la Legge di Bilancio 2022 ha annunciato una stretta: tuttavia non ci sono ancora stati cambiamenti. Dai lavori, sul testo della Legge di Bilancio è uscito il testo del comma 721 con i ‘criteri’ sulla base dei quali dovrebbero basarsi le decisioni della Conferenza Stato Regioni, tra cui quello di circoscrivere i tirocini extracurricolari solo a «”oggetti con difficoltà di inclusione sociale”. Una indicazione che, se applicata alla lettera, cancellerebbe oltre il 90% degli extracurricolari. Ai sindacati non dispiacerebbe: l’obiettivo è “andare oltre i tirocini”, come ha commentato Massimo Bonini della Cgil milanese. “Abbiamo proposto il contratto unico di formazione di ingresso nel mondo del lavoro: il problema è che non se ne discute”. Le Regioni però non sono d’accordo, si legge nella nota de La Repubblica degli stagisti, e si sta perciò procedendo a una mediazione fra le parti. Per esempio si sta lavorando per porre il limite dei 12 mesi fra la fine degli studi e l’inizio del tirocinio. L’obiettivo principale è evitare, come ha ribadito il consigliere del ministro Orlando Pietro Galeone, “il fenomeno della turnazione degli stagisti”.