Sorride Lorenzo Musetti, per la prima volta in semifinale in questa stagione, grazie al successo all’Atp 500 di Amburgo. Il 20enne di Carrara, numero 62 Atp, ha espresso un gioco a tratti spettacolare contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, liquidato con un 6-4 6-3 in un’ora e mezza. Musetti, sempre più vicino al suo best ranking (virtualmente è numero 49), ora attende l’argentino numero 30 del mondo Francisco Cerundolo, fresco del primo titolo Atp conquistato la scorsa settimana. Soffre molto di più, ma alla vince anche Matteo Berrettini: l’azzurro centra l’11esima vittoria consecutiva r avanza in semifinale nell’Atp 250 di Gstaad.
Sui campi in terra rossa del Rothenbaum Tennis Stadium di Amburgo, in Germania, Musetti ha messo in campo tutto il suo potenziale: punti spettacolari, ma per una volta senza prescindere dalla costanza di rendimento che è la vera chiave per il definitivo salto di qualità. Senza demoralizzarsi quando nel primo set Davidovich Fokina è riuscito subito a restituirgli il break subito, ma anzi trovando la forza per tornare avanti e chiudere 6-4. Senza andare in difficoltà quando nel secondo set il 23enne di Malaga ha provato a rientrare in partita, recuperando da 1-4 a 3-4. Lì Musetti ha piazzato le giocate decisive, conservando la lucidità necessaria per portare a casa il 6-3 decisivo. Non a caso l’azzurro ha definito il match “uno dei migliori della carriera”: dal punto di vista tecnico, ma anche mentale.
La forza mentale che è stata imprescindibile per Berrettini a Gstaad. L’azzurro, al rientro nel torneo svizzero sulla terra rossa dopo essere stato costretto a saltare Wimbledon a causa del covid, dopo l’esordio vincente contro Richard Gasquet non ha avuto vita facile contro Pedro Martinez. Il 26enne romano, numero 15 del mondo e seconda testa di serie a Gstaad, si è imposto per 3-6, 7-6 (7-5), 6-1 dopo oltre due ore e un quarto di lotta. Berrettini è stato a un passo dalla sconfitta, esattamente a due punti dal k.o., dopo essere andato sotto 1-5 nel tie-break del secondo set. Poi, nel momento decisivo, ha infilato 6 punti di fila pareggiando così il conto dei set e volando poi a vele spiegate verso la vittoria, l’undicesima consecutiva tra Stoccarda, Queen’s e Gstaad (eguagliata la striscia tra Queen’s e Wimbledon 2021). “Questo è uno sport tremendo: sotto 1-5 nel tie-break pensavo che fosse finita – ha commentato a caldo l’azzurro – poi ho vinto i successivi due punti e mi sono detto: proviamoci. A volte devi riuscire a vincere anche quando la giornata non è delle migliori”. Sabato in semifinale Berrettini troverà dall’altra parte della rete l’austriaco Dominic Thiem, vincitore di questo torneo nel 2015.