La decisione riguardante il Passante è stata presa dopo una giornata di incontri tra gli esperti di Trenord e quelli di Rfi. Il segretario lombardo del sindacato Orsa Luca Beccalli: "Fenomeno prevedibile e l’usura, che in ogni caso non crea problemi da un giorno all’altro, va tenuta sotto controllo"
Se fino a ieri la colpa delle centinaia di treni soppressi ogni giorno in Lombardia era del caldo record, ora Trenord se la prende con i binari del Passante ferroviario di Milano e con l’usura eccessiva delle ruote dei vagoni. Così da sabato 23 luglio fino a martedì 26 Trenord non farà circolare treni nel passante, attraversato da ben 5 linee suburbane, lungo le quali di conseguenza passeranno molti meno convogli del solito, su percorsi alternativi in superficie e con fermate diverse. Non si può parlare di una vera e propria “chiusura” del Passante, visto che Rete ferroviaria italiana (Rfi), la società del gruppo Fs che gestisce l’infrastruttura, fa sapere a ilfattoquotidiano.it di considerarla “aperta”. Una posizione da cui consegue che la decisione di non far circolare i mezzi sia di Trenord, società per metà di Trenitalia e per metà della controllata di Regione Lombardia Fnm, alle prese con una serie di problemi che da una settimana creano numerosi disagi a viaggiatori e pendolari. Che ora saranno costretti a subire le nuove cancellazioni dei prossimi giorni.
La decisione riguardante il Passante è stata presa dopo una giornata di incontri tra gli esperti di Trenord e quelli di Rfi. E “dopo che nelle ultime settimane Trenord ha rilevato consumi anomali delle ruote dei treni, che l’hanno costretta a ritirare dall’esercizio 35 convogli”, si legge in un comunicato diramato congiuntamente dalle due aziende. “Nei giorni scorsi, sono stati effettuati controlli agli impianti ferroviari del passante alla presenza dei tecnici di Rfi e Trenord che non hanno ancora portato all’individuazione delle cause. La decisione di sospendere l’ingresso dei treni nel passante ferroviario di Milano ha ragioni precauzionali, per preservare i treni da consumi incompatibili con lo svolgimento del servizio. Proseguiranno, nei prossimi giorni, ulteriori accertamenti necessari per verificare le cause, mentre è già in corso la tornitura delle ruote dei treni tolti dall’esercizio commerciale”. Per martedì prossimo è fissato “un tavolo tecnico dove saranno analizzati congiuntamente gli esiti delle verifiche straordinarie e definiti i provvedimenti”.
Il comunicato di oggi non fa più alcun rifermento alle manutenzioni straordinarie rese necessarie dagli “sforzi eccezionali su sistemi di trazione e condizionamento” causati dal “caldo estremo”, cioè il grande colpevole additato fino a oggi da Trenord per giustificare le centinaia di soppressioni di corse di questi giorni (il dato definitivo di giovedì 21, secondo il sindacato Orsa, è di circa 350 soppressioni sulle 2.100 corse programmate, cioè in tutto 420 corse in meno rispetto alle 2.172 ordinarie). Il comunicato fa invece riferimento ai “consumi anomali delle ruote”. Eppure caldo e consumi delle ruote sono legati, sulla base di fenomeni prevedibili le cui conseguenze sono di solito gestibili con interventi di manutenzione programmabili. Interventi che evidentemente non sono stati programmati in modo corretto, come spiega il segretario lombardo del sindacato Orsa Luca Beccalli: “Il caldo causa una dilatazione dei binari che porta a una maggiore usura del bordino delle ruote, cioè quella parte che consente alla ruota di non uscire dal binario. Nel passante ferroviario di Milano ci sono dei raggi di curvatura maggiori che sulle linee di superficie, il che accresce l’usura. Per questo negli anni scorsi in alcuni punti dei binari sono stati installati degli ‘ingrassatori’, che consentono di ridurre l’attrito con le ruote. Di certo in questi giorni caldo e curvature dei binari del passante hanno causato un’usura delle ruote maggiore del solito. Ma questo è un fenomeno prevedibile e l’usura, che in ogni caso non crea problemi da un giorno all’altro, va tenuta sotto controllo. Quello che non è ammissibile è che Trenord abbia tolto dal servizio decine di treni tutti insieme e all’improvviso. Questo significa che la situazione non era stata adeguatamente monitorata e che non è stata fatta per tempo la manutenzione programmata necessaria, che consiste nella ‘tornitura’ delle ruote, una sorta di limatura per ridare forma al bordino”.
Ai viaggiatori restano tutti i disagi. Il servizio della linea S2 Seveso-Milano Rogoredo sarà sospeso totalmente addirittura fino al 28 agosto. Le altre riduzioni di corse sono invece al momento previste fino a martedì. In particolare sulla linea S5 Varese-Milano-Treviglio circolerà solo un treno ogni ora per direzione, grazie a un percorso alternativo in superficie. La linea S6 Novara-Milano-Pioltello/Treviglio avrà un treno all’ora per direzione, ma nella sola tratta da Novara alla stazione in superficie di Porta Garibaldi. Sulla linea S1 Saronno-Milano-Lodi i treni circoleranno solo nella tratta Lodi-Milano Rogoredo, con un convoglio ogni ora per direzione. Sulla linea S13 Pavia-Milano Bovisa, i treni circoleranno solo fra Pavia e Milano Porta Vittoria, sempre uno ogni ora per direzione.