Cronaca

Adolescente abbandonato in un’area di servizio, il sindaco di Cessalto (Fi): “Ci costa 150 euro al giorno”

Un ragazzino viene abbandonato e il sindaco del Comune, che come prevede la legge, deve prenderlo in carico si lamenta dei soldi che dovranno essere spesi. Forse perché l’adolescente in questione è straniero e non parla una sola parola di Italiano. La storia è riportata sulle pagine del Corriere Veneto. Il ragazzino è stato lasciato dai genitori nell’area di servizio di Calstorta, lungo l’autostradaA4, in direzione di Trieste. Ora è seguito dai servizi sociali del comune di Cessalto, nel Trevigiano, che lo hanno affidato a una struttura protetta del Veneziano. Per provvedere alle necessità primarie dell’adolescente, la nuova giunta del Comune (le elezioni si sono tenute il mese scorso, ndr), si è dovuta riunire per deliberare la concessione di 18mila euro a favore dell’adolescente.

La cifra servirà per coprire le spese fino a fine anno. L’abbandono risale a più di un mese fa, in piena campagna elettorale. Il Comune, secondo quanto previsto dalla legge, dovrà provvedere al ragazzino fino al compimento della maggiore età. “In Italia – spiega il neo sindaco di Cessalto, Emanuele Crosato (Forza Italia)- abbiamo un welfare che funziona, ma l’autostrada, per Comuni come il nostro, è un’arma a doppio taglio. Fa bene alle imprese ma non alle casse comunali, perché nelle due aree di servizio che si trovano nel nostro territorio comunale vengono abbandonati oltre al ragazzino, (vicenda tristissima), anche veicoli a cui vengono tolte le targhe, che poi tocca a noi smaltire, e animali di diversa taglia di cui poi ci dobbiamo prendere cura. Un salasso per il nostro bilancio che deve fare i conti anche con i rincari energetici”. Il giovane ha espresso l’intenzione di lavorare per mandare dei soldi a casa, ma la situazione non è facile, neppure per l’amministrazione di Cessalto, quasi 4mila abitanti . “A noi adesso ‘costa’ 150 euro al giorno e saremo molto presto costretti a chiedere contributi a Regione e Stato, anche se vorremmo in realtà trovare delle soluzioni alternative – dice il sindaco – che al momento non ci sono”.