Così fa male, molto. Perché la Ferrari era in controllo della gara, prima di fare i conti — ancora una volta in stagione — con la dura realtà. Speranza e sofferenza, tanta, come a Barcellona e Baku, con Leclerc in pieno controllo della gara, per poi dire addio improvvisamente a ogni sogno di vittoria. Stavolta, però, l’errore è umano, come era accaduto alla Variante Alta di Imola al quarto appuntamento del Mondiale. C’è tanta delusione nella Rossa, conscia di avere una macchina super e che anche oggi degradava meno nelle gomme (la grande incognita di questo weekend) rispetto alla Red Bull, ma che torna a casa con molti meno punti rispetto alle previsioni della vigilia.
Leclerc, inizio ottimo poi l’errore che lo condanna – Alla fine, però, l’errore è stato di Leclerc, che ai microfoni si è preso tutte le colpe: “Non posso fare questi sbagli. Non c’entra l’acceleratore. Da inizio anno sono a un livello molto alto, forse il più alto della mia carriera. Ma se faccio questi errori non serve a niente. È inaccettabile. Se a fine anno perdiamo il campionato per 32 punti, quello che ho lasciato a Imola e qua, sapremo dove li abbiamo persi. E sapremo che li ho persi io”. Peccato, perché Verstappen finora non ha sbagliato nulla in pista e per il monegasco della Ferrari si era messa benissimo, difendendosi dagli attacchi di Max col Drs in curva 1 e nel settore centrale, per allungare a suon di super tempi nel primo e terzo settore. Alla fine, l’errore alla 11 spalanca di nuovo le porte alla Red Bull, che ne approfitta come ha sempre fatto in stagione. Per il campione 2021 sono altri 25 punti a zero, e ora Max è lontanissimo in classifica Piloti: 63 punti su Leclerc, 233-170, un abisso.
Sainz, sei da applausi. Ma peccato l’errore ai box della Ferrari – Peccato, proprio quando la Ferrari si stava rifacendo sotto dopo le convincenti gare di Silverstone e Austria. Mattia Binotto ci crede ancora al titolo: “Difficile, ma non impossibile”. Gli applausi, intanto, sono tutti per Carlos Sainz: se in Inghilterra aveva vinto, andando poi quasi ‘arrosto’ a Zeltweg, oggi lo spagnolo ex McLaren è stato subito competitivo. Partito penultimo per il cambio del motore, è riuscito a risalire fino al 5° posto. Autore di due super sorpassi con gomma gialla su George Russell (alla Signes) e su Sergio Pérez (sul rettilineo), prima del pit finale con penalità da scontare dovuta a un unsafe release ai box su Alexander Alborn. Dovuta purtroppo a un errore dei meccanici Ferrari, che, in regime di Safety Car per l’uscita di Leclerc, hanno ritardato nella sosta per montargli le medie, con il pilota costretto così a ritrovarsi quasi al contatto con la Williams del thailandese sullo strettissimo rettilineo-box del Paul Ricard.
Bene le Mercedes, super Russell su Pérez – Un passo indietro rispetto a quanto avevamo visto in Austria, dove Maranello non aveva sbagliato nulla né per strategia, né nei tempi del cambio-gomma. Verstappen se la ride e allunga, per prendersi una vittoria importantissima insieme al suo team, contenuto a fine gara nei festeggiamenti per un trionfo scontato, da prendersi gestendo fino al finale. Applausi anche alle Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell. Il primo, 37 anni e non sentirli, è secondo meritato, e dal Canada è sempre finito sul podio dopo un avvio difficile. L’ex Williams è terzo dopo un duello vinto nel finale contro la Red Bull di Sergio Pérez, che si addormenta alla ripartenza post Virtual Safety Car (entrata per il ritiro dell’Alfa Romeo di Guanyu Zhou) e si fa soffiare la posizione con un bellissimo sorpasso.
Sainz si rifà sotto tra i Piloti, per la Ferrari occhio alla Mercedes fra i team – Sainz ora è quarto, e si avvicina a Leclerc (lo spagnolo è a 126 punti), conscio di aver trovato il completo adattamento con la F1-75. Chissà che ora a Budapest non possa ripartire la battaglia interna con Leclerc, con il team costretto a ripensare al tema ordini di scuderia. L’Hungaroring, del resto, potrebbe esaltare le qualità della Ferrari, viste le svariate curve e i rettilinei corti. Serve subito la reazione, per non lasciar scappare definitivamente Verstappen e la Red Bull nei mondiali piloti e i costruttori. Proprio in quest’ultima classifica, occhio al ritorno della Mercedes: ora a 270 punti contro i 314 della Rossa.