Dal Pontefice anche l’invito ad “aprirsi all’accoglienza”, riscoprendo così “il valore dell’inclusione: non lasciarsi trascinare in ideologie miopi che vogliono mostrarvi l’altro, il diverso come un nemico"
“È urgente ridurre il consumo non solo di carburanti fossili ma anche di tante cose superflue; e così pure, in certe aree del mondo, è opportuno consumare meno carne: anche questo può contribuire a salvare l’ambiente”. È l’invito rivolto da Papa Francesco ai partecipanti alla Conferenza europea dei giovani tenutasi a Praga. Un messaggio importante, quello di Bergoglio, che ha voluto riprendere il magistero ecologico inaugurato nel suo pontificato, riconoscendo un’evidenza che nessun politico ha il coraggio di sottolineare. “A tale riguardo, – scrive Francesco – vi farà bene, se non l’avete già fatto, leggere l’enciclica Laudato si’, dove credenti e non credenti trovano motivazioni solide per impegnarsi in favore di una ecologia integrale. Educare, pertanto, per conoscere, oltre che se stessi e l’altro, anche il creato”.
Il Papa ha precisato di aver “notato con piacere che, mentre le generazioni precedenti parlavano molto e concludevano poco, voi invece siete stati capaci di iniziative concrete. Per questo dico che questa volta può essere la volta buona. Se non riuscirete voi a dare una svolta decisiva a questa tendenza autodistruttiva, sarà difficile che altri ci riusciranno in futuro. Non lasciatevi sedurre dalle sirene che propongono una vita di lusso riservata a una piccola fetta del mondo: possiate avere occhi grandi per vedere tutto il resto dell’umanità, che non si riduce alla piccola Europa; aspirare a una vita dignitosa e sobria, senza il lusso e lo spreco, perché tutti possano abitare il mondo con dignità”.
Da Francesco anche l’invito ad “aprirsi all’accoglienza”, riscoprendo così “il valore dell’inclusione: non lasciarsi trascinare in ideologie miopi che vogliono mostrarvi l’altro, il diverso come un nemico. L’altro è una ricchezza. L’esperienza di milioni di studenti europei che hanno aderito al Progetto Erasmus testimonia che l’incontro tra persone di popoli diversi aiuta ad aprire gli occhi, la mente e il cuore. Fa bene avere occhi grandi per aprirsi agli altri. Nessuna discriminazione contro nessuno, per nessuna ragione. Essere solidali con tutti, non solo con chi mi assomiglia, o mostra un’immagine di successo, ma con coloro che soffrono, qualunque sia la nazionalità e la condizione sociale. Non dimentichiamo che milioni di europei in passato hanno dovuto emigrare in altri continenti in cerca di futuro. Anch’io sono figlio di italiani emigrati in Argentina”.
Bergoglio ha, infine, rinnovato il suo appello per la pace in Ucraina, sottolineando che, pur non facendo parte dell’Unione europea, questo Paese dove “si combatte una guerra assurda” è nel Vecchio Continente. “L’idea di un’Europa unita – spiega il Papa – è sorta da un forte anelito di pace dopo tante guerre combattute nel Continente, e ha portato a un periodo di pace durato settant’anni. Ora dobbiamo impegnarci tutti a mettere fine a questo scempio della guerra, dove, come al solito, pochi potenti decidono e mandano migliaia di giovani a combattere e morire. In casi come questo è legittimo ribellarsi! Qualcuno ha detto che, se il mondo fosse governato dalle donne, non ci sarebbero tante guerre, perché coloro che hanno la missione di dare la vita non possono fare scelte di morte. Allo stesso modo mi piace pensare che, se il mondo fosse governato dai giovani, non ci sarebbero tante guerre: coloro che hanno tutta la vita davanti non la vogliono spezzare e buttare via ma la vogliono vivere in pienezza”.