Aveva iniziato con le immagini della Madonna (una, due, tre, quattro… giusto qualcuna) esposte alle sue spalle per l’intervista al Tg1. Elettorato cattolico nel mirino, evidentemente. Quindi, salito sul palco a Domodossola, ne ha sciorinate subito altre due, tre. Simboli di tutt’altro tenore. Uno: via la barba. “Una promessa all’amico Silvio”, ha detto. Il cognome non viene citato, ma tutti sanno dell’idiosincrasia di Berlusconi, tornato alleato fedele, per il pelo lungo, che sia sul viso o capelli al vento.
Due: “Io mangio salsiccia”. E chissà chi avrà messo nel mirino, se i cacciatori o i macellai. Quindi un altro grande tema politico: “Tra poco finisco perché già ho perso due chili, io sudo… Sì, io sudo, non sono mica come quelli del Pd che non sudano mai. Pensandoci, non ho mai visto Letta sudato…”. La prima campagna elettorale estiva dell’era repubblicana ha già assunto i toni della sagra, ad ascoltare Matteo Salvini. Letta, ha aggiunto, “avrà una cultura superiore e infatti era professore a Parigi, speriamo che torni presto a fare il professore…”.
Parole che hanno provocato la risposta dello stesso segretario dem, che ha già detto che fino al 25 settembre proverà a non inseguire gli avversari ma a parlare di temi: “Apperò. Irrompe il sudore. Se si parte così dove si può arrivare?”, si è chiesto l’ex presidente del Consiglio in un tweet tornando poi sul tema anche nel salotto di Mezz’ora in più di Lucia Annunziata. “Salvini ha fatto un comizio e mi ha citato per due cose: ha detto che mi vuole rimandare a Parigi e che lui suda e io no – ha sottolineato – Non pensavo fossimo già a questi livelli della campagna elettorale”. E sul fatto che il Pd sia arrivato a governare con la Lega ha sottolineato: “Questa maggioranza era unica e irripetibile, perché con Salvini mai più. Ma andava fatto per il bene del Paese, con l’occasione eccezionale di avere Mario Draghi come presidente del Consiglio”.