Massima allerta in Giappone, dove nelle scorse ore è eruttato il vulcano Sakurajima, nella zona a sud del Paese asiatico. Almeno due città sull’isola di Kyushu sono state evacuate: l’agenzia meteorologica nazionale ha emesso un allarme di livello 5, il massimo, che era stato preceduto da quello di livello 3, divieto di accesso alla montagna. Secondo quanto riportato al momento sono una cinquantina le persone costrette a lasciare la propria abitazione.
Le riprese televisive mostrano lava e pennacchi scuri di cenere che escono dal cratere del Sakurajima. Il vulcano, alto 1.117 metri, ha cominciato la sua attività poco dopo le 20 (ora locale) del 24 luglio. L’eruzione, ancora in corso, ha proiettato cenere a 2,5 chilometri di distanza dal cratere. Al momento, secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Nhk, non è stato segnalato alcun danno, nemmeno nella vicina centrale nucleare di Sendai. “Metteremo la vita delle persone al primo posto e faremo del nostro meglio per valutare la situazione e rispondere a qualsiasi emergenza” ha detto il segretario capo di gabinetto,Yoshihiko Isozaki, ai giornalisti, dopo aver invitato i residenti della zona a prestare attenzione agli ultimi aggiornamenti delle autorità locali al fine di proteggere le loro vite.
Le autorità hanno avvertito i cittadini del rischio di caduta di rocce vulcaniche in aree entro 3 chilometri dal cratere e del possibile flusso di lava, cenere e gas entro 2 chilometri. Sakurajima è uno dei vulcani più attivi del Giappone con diverse eruzioni negli ultimi decenni. Ne era stata registrata una a gennaio 2022, che aveva generato una nuvola di cenere nell’aria lunga chilometri. L’ultima volta che il Giappone ha emesso il massimo livello di allerta e ha disposto evacuazioni per l’attività di un vulcano è stato in occasione dell’eruzione dell’isola di Kuchinoerabu nel 2015. Non è dunque una novità: nel Paese ci sono decine di vulcani attivi dal momento che si trova al centro dell’ “Anello di fuoco” del Pacifico, dove si registra una gran parte dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche del mondo. Una volta, infatti, il Sakurajima era un’isola e proprio a causa di precedenti eruzioni è da poco più di un secolo attaccato alla penisola Osumi.