Galvanizzato dai sondaggi, corteggiato con ‘affetto’ da Italia Viva e pure dal Pd, rinfrancato dalla campagna acquisti iniziata a discapito di Forza Italia, Carlo Calenda si sente già aspirante presidente del Consiglio. Dopo aver passato due giorni a dettare le regole al Partito Democratico, compreso il no a Enrico Letta premier, l’eurodeputato e leader di Azione ha trovato l’uomo giusto nel caso in cui Mario Draghi, il suo sogno per Palazzo Chigi, declinasse l’invito: l’uomo giusto è lui stesso.
“Noi pensiamo a un governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona. Per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile, allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo Paese”, ha detto a SkyTg24. Quindi il segretario del principale partito della coalizione è già escluso, ma lui è l’uomo giusto sulla base di quel 6% di cui è accreditata Azione (con +Europa) nell’ultimo sondaggio di Swg per La7.
Al Paese, aveva spiegato lunedì, “serve” che l’ex presidente della Bce resti a Palazzo Chigi: “C’è una sola persona che bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio e si chiama Mario Draghi. Se i cittadini italiani ci faranno vincere prometto che glielo chiederemo”. Quindi la scomunica al leader dei democratici: “Per Azione e +Europa il candidato presidente del Consiglio non può essere Letta. Forzare su questo punto chiuderebbe immediatamente la discussione”, aveva tuonato poche ore dopo rispondendo al dem Matteo Ricci che aveva osato ricordare come il segretario è il candidato presidente del Consiglio per ‘statuto’ del partito.
Il tutto in quasi contemporanea con l’apertura a un accordo con il Pd “su una base comune di valori e programmi, riassumibili nell’agenda Draghi” e per creare un “fronte largo per battere le destre”. E nel frattempo, un “incontro affettuoso” con Matteo Renzi dopo mesi di punzecchiature e veri e propri battibecchi. Anche se il leader di Iv, a poche ore di distanze, ci ha tenuto a precisare che “l’amicizia non è sufficiente, bisogna vedere se condividiamo le idee”.
Politica
Elezioni, Calenda si sente già vice-Draghi: “Se non è disponibile, mi candido io a premier”
Dopo aver passato due giorni a dettare le regole al Partito Democratico, compreso il no a Enrico Letta premier, l'eurodeputato e leader di Azione ha trovato l'uomo giusto nel caso in cui Mario Draghi, il suo sogno per Palazzo Chigi, declinasse l'invito: è lui stesso. E annuncia a SkyTg24: "Spiegheremo come intendo governare questo Paese"
Galvanizzato dai sondaggi, corteggiato con ‘affetto’ da Italia Viva e pure dal Pd, rinfrancato dalla campagna acquisti iniziata a discapito di Forza Italia, Carlo Calenda si sente già aspirante presidente del Consiglio. Dopo aver passato due giorni a dettare le regole al Partito Democratico, compreso il no a Enrico Letta premier, l’eurodeputato e leader di Azione ha trovato l’uomo giusto nel caso in cui Mario Draghi, il suo sogno per Palazzo Chigi, declinasse l’invito: l’uomo giusto è lui stesso.
“Noi pensiamo a un governo Draghi bis con una forte componente riformista e ci candidiamo a far questo, ma un Paese non si può fermare solo ad una persona. Per cui se domani Draghi dicesse che non è disponibile, allora mi candiderei io. Spiegheremo come intendo governare questo Paese”, ha detto a SkyTg24. Quindi il segretario del principale partito della coalizione è già escluso, ma lui è l’uomo giusto sulla base di quel 6% di cui è accreditata Azione (con +Europa) nell’ultimo sondaggio di Swg per La7.
Al Paese, aveva spiegato lunedì, “serve” che l’ex presidente della Bce resti a Palazzo Chigi: “C’è una sola persona che bisogna tenere a fare il presidente del Consiglio e si chiama Mario Draghi. Se i cittadini italiani ci faranno vincere prometto che glielo chiederemo”. Quindi la scomunica al leader dei democratici: “Per Azione e +Europa il candidato presidente del Consiglio non può essere Letta. Forzare su questo punto chiuderebbe immediatamente la discussione”, aveva tuonato poche ore dopo rispondendo al dem Matteo Ricci che aveva osato ricordare come il segretario è il candidato presidente del Consiglio per ‘statuto’ del partito.
Il tutto in quasi contemporanea con l’apertura a un accordo con il Pd “su una base comune di valori e programmi, riassumibili nell’agenda Draghi” e per creare un “fronte largo per battere le destre”. E nel frattempo, un “incontro affettuoso” con Matteo Renzi dopo mesi di punzecchiature e veri e propri battibecchi. Anche se il leader di Iv, a poche ore di distanze, ci ha tenuto a precisare che “l’amicizia non è sufficiente, bisogna vedere se condividiamo le idee”.
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Damasco, 21 dic. (Adnkronos/Afp) - Il Qatar ha riaperto la sua ambasciata a Damasco, 13 anni dopo la chiusura all'inizio della guerra civile siriana. Il Qatar è il secondo Paese, dopo la Turchia, a riaprire ufficialmente la propria ambasciata da quando i ribelli guidati dagli islamisti hanno cacciato il presidente Bashar al-Assad all'inizio del mese.
Atene, 21 dic. (Adnkronos) - I membri dell'ex famiglia reale greca hanno fatto domanda di cittadinanza, riconoscendo formalmente, allo stesso tempo, il sistema di governo repubblicano del Paese, 50 anni dopo l'abolizione della monarchia, tramite referendum nel dicembre 1974. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno di Atene. Il defunto re Costantino II e i suoi familiari furono privati della cittadinanza greca nel 1994, in seguito a una disputa con il governo su precedenti proprietà reali e a rivendicazioni relative al suo rifiuto di rinunciare al diritto al trono per i suoi discendenti.
Il funzionario del ministero dell'Interno Athanasios Balerpas - riporta il Guardian - ha affermato che i parenti del defunto re, morto l'anno scorso all'età di 82 anni, hanno firmato una dichiarazione in cui riconoscono il governo repubblicano e adottano un nuovo cognome, che in italiano sarebbe tradotto con 'della Grecia'. Cognome che però ha infastidito i politici di sinistra, uno dei quali, del partito socialista, ha affermato che crea “confusione”.
Per il partito di sinistra Syriza, “la scelta del cognome è problematica ... perché l’ordinamento giuridico greco non riconosce titoli e nobiltà”. I funzionari non hanno ancora citato ufficialmente i richiedenti. Ma i media greci hanno riportato che 10 membri della famiglia hanno chiesto la cittadinanza, tra cui tutti e cinque i figli di Costantino II e dell'ex regina Anna Maria (Alessia, Pavlos, Nikolaos, Theodora e Philippos), oltre a cinque nipoti del defunto re.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Un anno di successi per Forza Italia. Con la guida rassicurante di Antonio Tajani, il ministro più amato dagli italiani, Forza Italia raggiunge nuovi e importanti traguardi. Un’altra conferma gli italiani riconoscono che il nostro impegno concreto su economia, lavoro, sanità, ambiente e diritti”. Così sui social Forza Italia.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - “Dodici anni di battaglie, di coerenza, di infinito amore per l’Italia. Auguri a chi ci ha creduto dall’inizio, a chi ci ha raggiunto e a chi ci raggiungerà, e un pensiero a chi non c’è più ma ci guarda dall’Alto col sorriso”. Così sui suoi social il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza. “In dodici anni -aggiunge- abbiamo costruito il più grande partito della Nazione, restituendo alla destra il posto che merita in Italia e in Europa. Viva Fratelli d'Italia!”.
Reggio Calabria, 21 dic. - (Adnkronos) - Avrebbero violentato in gruppo una ragazzina, costringendola ad accettare di venire filmata durante il rapporto sessuale per poi deriderla con insulti. È con queste gravi accuse che la polizia di Palmi, con il supporto di agenti di Siderno, ha arrestato tre giovani, all’epoca dei fatti minorenni, responsabili di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di una minore.
Il blitz della polizia è scattato alle prime luci di questa mattina, in esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal gip presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Placido di Palma.
L’attività investigativa, condotta anche col supporto delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha portato a ritenere la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati che, "sia pur giovanissimi - si legge in una nota - avrebbero compiuto reiterate violenze sessuali di gruppo in pregiudizio di una minorenne, consumate nell’arco temporale che va da gennaio 2022 sino agli inizi di novembre 2023".
(Adnkronos/Dpa) - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e altri alti funzionari, tra cui la ministra degli Interni Nancy Faeser e il ministro della Giustizia Volker Wissing, hanno visitato la scena dell'attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo. Stamattina il ministro Faeser ha ordinato che tutte le bandiere su tutti gli edifici federali siano issate a mezz'asta. Una cerimonia commemorativa si terrà nella cattedrale di Magdeburgo alle 19.
Roma, 21 dic. (Adnkronos) - "La legge di Bilancio del Governo Meloni si basa su due pilastri: una ingiustizia e una bugia. Una grande ingiustizia perché in barba alla Costituzione il prezzo di questa manovra sgangherata sarà pagato dalle fasce più deboli e fragili della società: lavoratori, pensionati, redditi bassi. E una grande bugia perché proprio a quelli, ai più fragili, ai meno protetti, avevate promesso tagli alle tasse, aumento delle pensioni, incremento dei salari". Lo afferma la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga.
"Non c'è nulla, nemmeno una delle promesse elettorali annunciate dalla destra. È diventata una legge mancia, un insieme di misure sbagliate, inefficaci e inique", conclude.