Venerdì 22 luglio 2022: festa della pummarola San Marzano. Sui nostri principali media locali grandissima festa ed enfasi per l’evento “aspettando il San Marzano” tramite il quale si festeggia il nostro “oro rosso” di prossima maturazione. Grandissimo risalto mediatico su come, tramite la tracciabilità con qr-code, primi in Italia, in Campania siamo riusciti a garantire qualità e provenienza del migliore “oro rosso” della penisola, ingiustamente “attaccato” non da imprenditori delinquenti del nord ma da quei cittadini campani che piangevano, urlavano e pregavano di avere salva la vita nei territori colpiti dalla tragedia della “Terra dei Fuochi”, che anche in questa estate del 2022, arde e uccide come mai prima in regione Campania.

Solo da questo blog, in tutti questi anni, è stato descritto come e perché solo Covid-19 sia riuscito a spegnere “Terra dei Fuochi” in tutta Italia, non solo in Campania, senza un solo euro di spesa ma semplicemente bloccando in lockdown tutte le attività manifatturiere non indispensabili e quindi anche quelle in regime di evasione fiscale. Decine di milioni di euro sono stati spesi dallo Stato italiano e dalla regione Campania per tutelare le pummarole ma sinora non un solo cittadino campano!

Chi nomina soltanto Terra dei Fuochi in Campania offende la regione Campania secondo il nostro assessore Bonavitacola: deve morire in silenzio senza né lamentarsi né tantomeno chiedere allo Stato di fare il suo dovere ovvero controllare preventivamente le aziende che lavorano “a nero”.

Venerdi 22 luglio 2022 nel suo consueto monologo settimanale su Facebook infatti il nostro presidente regionale Vincenzo De Luca commentando la tragedia dello scioglimento delle Camere, ha ricordato che in base alla semplice logica non si fida dei dati Istat che certificano circa 5 milioni di italiani in povertà assoluta e circa 7 in povertà relativa: un totale quindi di circa 12 milioni di italiani che, se realmente privi di altre entrate economiche, come logica avrebbero già da tempo dovuto fare la rivoluzione. Quindi, secondo il nostro Presidente, e secondo me ha perfettamente ragione, esiste una numerosa quota di italiani costretta, o che ha scelto, a lavorare “a nero”, produrre “a nero”, e quindi smaltire “a nero”, uccidendo se stessi, i propri figli e tutti gli altri cittadini italiani inermi che non lavorano “a nero” ma hanno la terribile sfortuna di vivere in territori come quelli noti come Terra dei Fuochi in Campania, ma penso anche alla provincia di Brescia, ad esempio.

Ho avuto quindi la terribile conferma di come il nostro Presidente sia perfettamente consapevole della realtà della patogenesi della Terra dei Fuochi campana, cioè manifattura “a nero” che lo Stato, da lui rappresentato in questa regione, ha scelto di non controllare e lasciare lavorare “a nero “ per non creare “squilibrio sociale” come tra l’altro lui stesso ci disse in faccia (a me e a Padre Maurizio Patriciello) in un incontro presso la reggia di Caserta alla presenza dell’allora premier Renzi il quale, tra le altre cose, ci confermò, da ex sindaco di Firenze, di essere perfettamente a conoscenza che nei nostri territori (Ercolano) erano stati sversati migliaia di tonnellate di rifiuti altamente tossici provenienti dalle concerie dell’Arno che massonieria toscana e camorra campana avevano deciso di smaltire senza problemi in Campania.

Siamo i più giovani di Italia e, per questo, i meno finanziati per Ssn di Italia, ma di conseguenza siamo e restiamo i più malati di italia! Non dobbiamo né protestare né lamentarci per non mettere a rischio il buon nome delle nostre pummarole San Marzano. Solo dalle pagine di questo blog ci siamo accorti di quanto grave fosse questo (voluto) misleading tra terra dei fuochi e buona salute delle pummarole campane. Ma non sono riuscito ad evitarlo: mi sento tanto solo a combattere!

Nessuno, tra tutti i lobbisti, loggisti e incompetenti in tutti i partiti che si sono fatti eleggere in Campania per non fare nulla in questi anni in Parlamento, è stato capace neanche di obbligare il nostro presidente a smettere di fare finta di non capire che Terra dei Fuochi non si spegne con i suoi ridicoli lanciafiamme, che non fanno ridere più nessuno, ma con i dovuti controlli preventivi delle aziende manifatturiere che faceva e fa Arpa Toscana ma non faceva e non fa Arpa Campania e per questo Terra dei Fuochi in Campania non si spegne né si spegnerà mai, senza un altro lockdown delle industrie “a nero” da pandemia.

Che vergogna, che dolore infinito per chi come me comprende perfettamente tutti i meccanismi neanche occulti di questa tragedia di salute pubblica che, a partire dagli anni settanta , ha fatto diventare la mia provincia di Napoli, mia patria, quella a più bassa aspettativa di vita media di Italia. E non dobbiamo neanche lamentarci!

La tracciabilità certificata con qr-code ha tutelato al meglio sia il “buon nome” che la qualità del nostro oro rosso “pummarola san marzano”: ci è costato decine di milioni di euro. Sono decenni che con infinito impegno ed infinito dolore cerchiamo di ottenere (invano) la tracciabilità certificata dei rifiuti soprattutto quelli speciali industriali e tossici che ogni giorno avvelenano ed uccidono non meno di 2.8 milioni di cittadini inermi solo nella nostra regione (Terra dei Fuochi, ISS progetto Sentieri).

Provo un dolore infinito a sentire invocare inutili quanto solo ipotetici lancia fiamme dal nostro presidente regionale che vieta anche il solo nominare Terra dei Fuochi , laddove basterebbe obbligare Arpac ai dovuti controlli preventivi delle aziende come fa Arpa Toscana e soprattutto usare il lanciafiamme semmai per ottenere quella tracciabilità dei rifiuti tramite sistemi certificati come il Rentri previsto ma da decenni ancora assente e solo sperimentale e/o il qr-code delle pummarole anche per la manifattura e produzione industriale di scarpe borse e vestiti per salvare ogni giorno decine di cittadini inermi!

Non si vuole fare per non “disturbare” la pace sociale di quei milioni di “poveri” che devono lavorare “a nero” per uccidere se stessi e i propri figli! Tracciate anche i rifiuti speciali e non solo le pummarole per salvare migliaia di vite umane ogni giorno in Terra dei Fuochi in Campania! Dio ti prego: trasformami in una pummarola San Marzano, mi sentirò molto più tutelato che come cittadino campano!

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