Standard and Poor’s rivede al ribasso l’outlook dell’Italia a ‘stabile da ‘positivo. Lo afferma in una nota l’agenzia di rating confermando la valutazione per l’Italia ‘BBB’. “Il 21 luglio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dissolto il parlamento dopo le dimissioni del premier Mario Draghi”. Questi sviluppi potrebbero” spostare “l’attenzione da riforme chiave e pesare ulteriormente sulla fiducia e sulla crescita in un momento di elevata incertezza e aumento dell’inflazione”. Lo afferma spiegando la sua decisione di rivedere al ribasso l’outlook dell’Italia a stabile.
L’outlook stabile riflette i rischi che un rallentamento o un rovesciamento delle riforme” potrebbero avere per l’economia italiana e per i conti pubblici, afferma Standard and Poor’ s . “La revisione riflette anche l’elevata inflazione e i rischi alle forniture energetiche dell’Italia”, precisa l’agenzia. “Potremmo alzare il rating se il prossimo governo” andrà avanti sulla strada delle riforme e continuerà con il graduale consolidamento di bilancio. I rating potrebbero finire sotto pressione se l’economia italiana scivolasse in una protratta recessione. Uno shock inflazionistico prolungato,- prosegue il comunicato dell’agenzia- insieme a una crescita debole, potrebbero rappresentare un rischio per le finanze pubbliche italiane e, di conseguenza, per i rating”.