Dal 2023 verranno aboliti i sussidi statali per le ibride alla spina e ridotti quelli per le 100% elettriche. Una decisione confermata dal ministero dell’Economia Robert Habeck, secondo cui "le auto elettriche stanno diventando sempre più popolari e non avranno più bisogno di sussidi governativi nel prossimo futuro". Di parere contrario Hildegard Mueller, presidente dell'associazione di rappresentanza del settore (VDA), che la giudica "un segnale devastante per i consumatori”
Era nell’aria da qualche mese ormai e, alla fine, le anticipazioni dei media tedeschi si sono rivelate vere: il governo tedesco taglierà gli incentivi alle elettriche già a partire dal 2023 e abolirà quelli dedicati alle ibride plug-in, cioè ricaricabili alla spina. La decisione è stata confermata dal ministero dell’Economia Robert Habeck: “La mobilità elettrica è ormai passata al mercato di massa: l’obiettivo del milione di veicoli (elettrici e ibridi, ndr) in circolazione sulle strade è stato raggiunto nel 2021 e quest’anno saremo vicini ai 2 milioni. Quindi le auto elettriche stanno diventando sempre più popolari e non avranno più bisogno di sussidi governativi nel prossimo futuro. Per la prossima fase degli incentivi, puntiamo sulla protezione dell’ambiente e quindi li concentreremo sui veicoli puramente elettrici”, per garantire “un utilizzo mirato delle risorse di bilancio disponibili”.
Quindi, dal 2023, in Germania le ibride plug-in non riceveranno sussidi statali, mentre gli ecoincentivi per le elettriche – comprese quelle a idrogeno – scenderanno da 6 mila a 4.500 euro per le vetture con un prezzo di listino inferiore ai 40 mila euro. Mentre per quelle con listino tra 40 e 65 mila euro caleranno da 5 mila a 3 mila euro. Dal 2024 poi saranno incentivate – con un bonus di 3 mila euro – solo le vetture a batteria con prezzi fino a 45 mila euro. I sussidi in questione gioveranno di un contributo dei costruttori, pari al 50% dell’importo a carico delle casse statali e scadranno all’esaurimento dei 3,4 miliardi di euro stanziati per i prossimi due anni tramite il Fondo per il Clima e la Trasformazione (Ktf-Klima und Transformationsfonds).
Tuttavia, le suddette novità circa ecobonus dedicati alla mobilità risultano assai indigeste per l’associazione di rappresentanza del settore Verband der Automobilindustrie (VDA): “In tempi di aumento dei costi e degli oneri, la decisione di tagliare unilateralmente e in modo completo i finanziamenti è incomprensibile”, sostiene il presidente Hildegard Mueller: “Tagliare gli incentivi è un passo nella direzione sbagliata. Un segnale devastante per i consumatori”. Lo stesso che per la VDA potrebbe causare un rallentamento della transizione verso la mobilità elettrica.