di Carlo Schettino
Letta, fa’ qualcosa di sinistra.
Il Pd cerca in tutti i modi di raccattare professionisti della politica da tutti i partitini e dalle fronde di ex fuoriusciti e schieramenti di ogni tipo al solo scopo di fare massa. Questa “Ammuina” (termine napoletano per la confusione, ndr) ha il solo scopo di ostacolare se possibile la potenziale affermazione del centrodestra di Giorgia Meloni. La politica di centrosinistra sta commettendo l’ennesimo errore, cioè concentrarsi su quelli che sedevano “abitualmente” sugli scranni, invece di produrre progetti politici e programmi chiari, affini ai bisogni della politica e soprattutto “utili” al futuro del Paese.
Il muro elettorale, la distanza tra società civile e politica, l’assenteismo dalle urne sono i veri problemi da affrontare. In questo momento, mai come oggi, la gente perbene, quelli che lavorano e crescono i loro figli nella speranza di un domani migliore, attendono un’idea, un progetto intorno al quale unirsi e condividerlo. Un progetto di cambiamento vero, un’onda d’urto tipo il sentimento che sviluppò “tangentopoli”.
Quel popolo lì c’è ed è fra noi, io sono uno di loro. Sono milioni che hanno sognato di vedere cadere quel muro, di vedere cambiare le logiche e di vedere finalmente entrare l’aria pulita nel palazzo. Quel popolo, vuole ascoltare programmi veri, non slogan, desidera impegnarsi in prima persona durante la vita e non solo essere sfruttato per un voto, vuole finalmente vedere la determinazione e la decisione contro il sistema colluso e corrotto e contro le lobby degli sfruttatori, contro l’inerzia dei controllori. Vuole vedere che la giustizia sia applicata e che il profitto non sia l’unica via, vuole smettere di fornire le armi all’Ucraina ma vuole che la guerra termini e desidera un impegno negoziale serio, non essere il cagnolino della Nato.
Vuole che si parta con l’eliminazione delle fonti fossili e l’autorizzazione delle rinnovabili, vuole l’acqua pubblica e le spiagge del demanio, vuole la natura al centro e i nuovi progetti di economia circolare e digitalizzazione, vuole che tutti abbiano una casa dignitosa e che lo Stato dia la cittadinanza ai figli degli immigrati. Vuole la parità di genere e un ruolo nuovo per le donne di questo Paese, vuole investimenti che facilitino i trasporti passeggeri su rotaia da nord a sud, scuole migliori e che formino i loro figli sia nella mente che nel corpo e li tengano in un ambiente proattivo fino all’ora di rientro dal lavoro, tenendoli lontani dalle strade. Vuole una sanità in cui non si debba attendere mesi per un’analisi e che abbia le migliori opportunità e i migliori dottori e infermieri, una lotta alla piovra delle mafie vera e senza quartiere, che permetta alle persone di vivere e non soffocare.
Che dite ci può essere qualche idea su cosa e come fare un programma? Invece, la ciliegina sulla torta è la tua affermazione di andare a convincere gli elettori delusi del centrodestra per votare centrosinistra. Io sono un ignorante e ammetto che non capisco nulla di politica, di questa poi ancora meno, ma vorrei dirti solo tre cose:
1) Perché non ti metti a parlare alla gente di sinistra (quelli veri che non hanno le proprietà a Santa Margherita Ligure) e non ti metti a chiedere che cosa veramente si aspettino che faccia un ipotetico governo di centrosinistra?
2) Perché non chiedi agli ex elettori di centrosinistra cosa vorrebbero che si faccia, in che campi intervenire, come procedere e con che grado di serietà per recuperare un enormità di voti che hai perso e continui a perdere?
3) Lascia perdere tutti i fuoriusciti di ieri (Renzi, Calenda, Di Maio): cercano solo un tetto perché sanno che non passerebbero al vaglio degli elettori, e poi sono tutti di destra e liberisti. Soprattutto lascia perdere gli ex elettori di centrodestra, perché te lo ha detto Salvini, chi cambia casacca non piace a nessuno, tranne te.
Insomma, Letta, ritorna a sinistra, c…0!