"Vedevo la mia nipotina in videochiamata e non notavo nulla di strano. Se avessi saputo quello che succedeva, sarei corsa a Milano. Non ne avevo idea. Io vivo lontano, a Crotone. Non potevo immaginare una cosa simile" ha detto la nonna della piccola
Lontana da Milano Maria, la madre di Alessia Pifferi, la 37enne accusata della morte per stenti della figlia Diana, 18 mesi, vedeva la nipotina solo in videochiamata. Su Facebook dopo aver saputo della morte della piccola lasciata in casa da sola a Milano per sei giorni, Maria aveva definito sua figlia Alessia “un mostro“. Parlando poi con Il Giorno ha detto di aver “scritto quelle parole in un momento di rabbia. Comunque non voglio più saperne di lei: per me non esiste più“. “Vedevo la mia nipotina in videochiamata e non notavo nulla di strano. Se avessi saputo quello che succedeva, sarei corsa a Milano. Non ne avevo idea. Io vivo lontano, a Crotone. Non potevo immaginare una cosa simile” ha aggiunto Maria, arrivata a Milano appena ha saputo della morte di Diana.
Ieri sul cancello della casa, nel quartiere periferico di Ponte Lambro, a Milano, è apparso l’annuncio delle esequie con una foto di Diana seduta sul letto con una magliettina bianca e una vaporosa gonna rosa, circondata da palloncini rosa, come in un giorno di festa. “A soli 18 mesi è volata in cielo la piccola Diana Pifferi” è scritto sull’annuncio che ancora non indica la data del funerale (che dovrebbe essere domani pomeriggio nella parrocchia di San Pietro e Paolo a San Giuliano Milanese). Ancora non è noto il giorno del funerale a cui la mamma ha chiesto di partecipare e che il Comune di Milano si è offerto di pagare.