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Selvaggia Lucarelli: “Chiara Ferragni ruba biancheria e la notizia è che io sono una cagacazz*?”

Dopo la replica dell'influencer, la giornalista torna sulla questione del furto di accappatoi negli hotel, e questa volta ne ha anche per i fan dell'imprenditrice digitale

Selvaggia Lucarelli torna a parlare di Chiara Ferragni. Nei giorni scorsi la giornalista aveva redarguito l’influencer che su TikTok aveva confessato di essere tra coloro che in hotel di tanto in tanto si portano via gli accappatoi forniti dalle strutture. La Lucarelli aveva spiegato che un gesto così non va trattato e preso con leggerezza, perché si tratta di un reato. Chiara poco dopo aveva replicato scrivendo: “Quando creano una polemica sul ‘furto’ di un accappatoio dall’hotel come se non sapessero che ogni hotel ha la tua carta di credito registrata e viene addebitato come tutti i costi extra”. E Selvaggia non è rimasta in silenzio.

In una serie di storie la Lucarelli torna sull’argomento e questa volta ha qualcosa da dire anche ai fan della Ferragni che hanno difeso a spada tratta la propria beniamina definendo la giornalista, tra le altre cose, “invidiosa”: “Cioè, la notizia è che io sono una cagaca**i, mica che una milionaria con milioni di follower si vanta di rubare biancheria e i suoi fan lo trovano normale”. E prosegue: “Esistono furti sporchi e brutti, per cui la gente si indigna […] e i furti glamour, perché se ruba una milionaria che potrebbe comprarsi l’hotel non è più grave, no, fa ridere […] Insomma, vi piacciono i Robin Hood che rubano ai ricchi per donare ai ricchi, mentre i poveri li difendono pure, senza neppure rendersene conto. Evviva i ladri, ma solo se hanno la Lamborghini“.

Quanto all’osservazione della Ferragni, la giornalista fa sapere: “Vive ovviamente in un’altra galassia e non sa che gli addebiti su carta non sono sempre possibili perché c’è chi paga con le ricaricabili e, soprattutto nei piccoli hotel anche chi paga in contanti senza lasciare carte di credito come garanzia […] Un’altra cosa che non sa, è che i furti costano agli hotel migliaia di euro l’anno […]”. A questo punto l’imprenditrice digitale replicherà una seconda volta o lascerà calare il silenzio su questa diatriba?