La scoperta di 4 casi asintomatici ha portato le autorità cinesi a ordinare il lockdown per quasi un milione di persone in un sobborgo di Wuhan, la città centrale della Cina dove è stato registrato per la prima volta il coronavirus. Ai residenti del distretto di Jiangxia è stato ordinato di rimanere all’interno delle loro case per tre giorni dopo che sono state diagnosticate le infezioni. Tutte le attività e i trasporti sono sospesi.

Questa è la prima volta che la metropoli cinese – che conta 12 milioni di abitanti – applica misure così restrittive dal 2020, ha riportato l’agenzia di stampa finanziaria Bloomberg. La Cina mantiene quindi la sua politica “zero Covid”, utilizzando lockdown, restrizioni di movimento e test su larga scala, anche se le varianti più contagiose della malattia sembrano essere in grado di “bypassare” tutte queste misure messe in atto.

A Shenzhen, invece, l’hub tecnologico meridionale della Cina, le autorità affermano di aver controllato l’ultimo focolaio di Covid-19 della città ma non hanno allentato le misure di prevenzione. La città ha declassato tre aree ad alto rischio a rischio medio e cinque aree a rischio medio a basso rischio, ma ha designato un altro edificio ad alto rischio. Secondo il sistema di classificazione, le persone nelle aree ad alto rischio non possono lasciare le loro case mentre quelle nelle aree a medio rischio non possono lasciare le loro comunità residenziali. Mercoledì la Cina ha segnalato 79 infezioni trasmesse localmente e 41 casi importati. Solo uno dei casi locali è stato a Shenzhen, in calo rispetto ai 19 del giorno prima.

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