“Con Letta non ci sentiamo da tempo. Prima però ha fatto sapere ai giornali che riteneva non utile una alleanza con noi, poi invece ha fatto dichiarazioni diverse. Con Calenda invece ci siamo visti. Se il Pd decide di fare un’alleanza sui contenuti e sulle cose serie, parliamone”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di “24 Mattino” (Radio24), risponde al conduttore Simone Spetia che gli chiede lumi sugli accordi con Pd e Azione.
Renzi aggiunge: “Sia con Letta che con Calenda, che conosco da tanti anni, per me l’elemento chiave non è la sistemazione personale o quella di un gruppo di persone. Io sono vecchia maniera. Forse sono un po’ dem… (democristiano, ndr). Sono passato dall’essere rottamatore a troppo politicizzato. Di fronte a una situazione politica ed economica molto seria, io trovo utile sono una cosa da fare: decidere cosa si propone ai cittadini”.
Renzi ribadisce la sua contrarietà al reddito di cittadinanza: “Noi continueremo a combattere contro questa misura. Ho visto che nel Pd sono tutti a favore del reddito di cittadinanza. Noi siamo per il Jobs Act e non per il reddito di cittadinanza, noi siamo per l’industria 4.0 e non per i banchi a rotelle. Su questi temi, se ci votano, bene. Se pensano invece di voler votare quelli simpatici, che li votino. In tanti chiedono il voto di pancia, io chiedo il voto di testa”.
Il leader di Italia Viva si pronuncia sulla coalizione di centrodestra, definendola “marmellata”. E chiosa: “A sinistra come si risponde? Un’alternativa è quella di evocare il rischio di fascismo: ‘Arrivano i fascisti’. Non è vero. Io sono contro la Meloni e Salvini e combatterò sempre contro di loro, ma non posso sconfiggerli evocando il pericolo fascista, perché così si corre lo stesso rischio che per 30 anni la sinistra ha corso, evocando il nemico e in qualche modo permettendo al nemico di coalizzare tutti. La sinistra decida che fare”.