“Il destino è fatto di secondi. Due secondi prima, non sarebbe successo. Chi sa quante volte per due secondi le cose invece non sono accadute e magari sono rimasta viva io. Ora, vado avanti pensando: ci sono ancora. Se no, entri in depressione e non ne esci più. È come essere seppellito vivo, ti buttano col badile la terra sopra e tu vedi tutto, ma quando vanno via tu, con un dito, riesci a liberarti. Vedo questa immagine di continuo. Vedo che, nonostante tutto, tiro fuori le dita e sopravvivo”. Lory del Santo in un’intervista concessa al Corriere si racconta a tutto campo, dagli amori con uomini anche di potere fino alle diverse tragedie che l’hanno colpita nel corso degli anni. Una di queste è sicuramente la morte di Conor, il figlio avuto da Eric Clapton e tragicamente scomparso all’età di 5 anni. Ma di figli la showgirl ne ha persi 3: oltre a Conor anche Loren, morto suicida a 19 anni, e quello avuto dal tennista Richard Krajicek: “È nato a Milano, prematuro ma perfetto, è morto in due settimane per un’infezione”.
Lory Del Santo ha conosciuto il dolore sin da bambina. Il suo primo ricordo è legato alla morte del padre: “Mio padre nella bara. L’unico ricordo che ho di lui. Non mi spiegavo perché dormisse in un letto che non era il suo. Avevo tre anni e mezzo. Il secondo ricordo è mia madre che non mi capiva. Quanti ricordi uno può avere? I miei sono tutti di mia madre che non mi capiva. Non ha mai avuto fiducia in me, non mi ha creduta per tutta la vita”.
Oggi la showgirl, 63 anni, è legata a Marco Cucolo, del quale dice: “Non sa che fare di sé, lo so, ma va bene così. Di recente, dopo l’Isola dei famosi, abbiamo fatto un check up del rapporto, gli ho detto: non sia mai che devo sentire la frase ‘per causa tua non ho fatto carriera’, tu puoi fare quello che vuoi. E lui: ma io sono felice così”.
Tra le tante conquiste della showgirl pure Donald Trump, con cui però ammette “Ho perso l’occasione”, George Harrison e Dodi Al Fayed. “Fu l’estate prima di Diana. Lo conobbi al Byblos di Saint Tropez” racconta a proposito di quest’ultimo. “Stemmo insieme per un long weekend. Mi presentò addirittura suo padre. Andai nel loro albergo di Parigi, il Ritz, ma a me importava di più il mio lavoro: ho preso queste storie come avventure che arricchivano la mia vita. A Stavros Niarchos ho detto no: capii che sarei stata uno sfizio”.