La Digos lavora per identificare le persone che dopo il corteo hanno aggredito gli agenti con sassi, fionde, tubi da lancio per petardi e bombe carta. I No Tav: "Ciò che corrisponde al vero è che la manifestazione è stata grande e partecipata. Rivendichiamo il diritto a difendere il nostro territorio dallo scempio che quotidianamente, e da decenni, ci viene imposto e orgogliosamente lottiamo per il futuro di tutti"
Polemiche per la manifestazione No Tav organizzata all’interno della tre giorni del Festival Alta Felicità in Valsusa, durante la quale sono stati lanciati petardi e pietre a cui le forze dell’ordine hanno risposto usano gli idranti e i lacrimogeni. Gli investigatori della Digos della polizia di Torino stanno lavorando per identificare le persone che dopo il corteo hanno aggredito gli agenti anche con fionde, tubi da lancio per petardi e bombe carta, oltre che sassi. Il centrodestra con il deputato della Lega e Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè e l’assessore di FdI della Regione Piemonte Maurizio Marrone esprime solidarietà alle forze dell’ordine, chiede “fermezza nel punire queste frange violente” e parla di “insopportabile continuità degli attacchi”. La stessa solidarietà e condanna delle violenze arrivano dal Pd.
“Una guerra senza fine con l’unico scopo di perpetrare una violenza fine a se stessa. Auspichiamo che i ragazzi e le ragazze del Friday condannino questi episodi. Chi ha a cuore ambiente e territorio prenda le distanze da organizzazioni criminali come Askatasuna, che speculano sulle battaglie ecologiche e sociali”, scrivono in una nota Nadia Conticelli, capogruppo Pd Comune di Torino, e Marcello Mazzù, segretario metropolitano Pd Torino. Il sindaco Stefano Lo Russo auspica “un pronto accertamento delle responsabilità individuali da parte della magistratura”.
Per Silvia Fregolent, capogruppo Iv in Commissione Ambiente di Montecitorio, “la Val di Susa non ha niente a che fare con questi teppisti di professione che vogliono solo destabilizzare il territorio ed impedire che venga realizzata un opera ambientalmente compatibile e strumento di sviluppo per le comunità locali e per l’intero paese”.
In una nota, i No Tav commentano che “un gioco, una mini-riproduzione di un ariete (pendolo) per nulla offensivo, viene messo a disposizione di grandi e piccini e fatto diventare dalla stampa lo strumento di “sfondamento” dei manifestanti, e i bambini e gli anziani che lo provano dei “provetti assalitori”. Come si fa a credere a certe cose? E come si possono riportare certe notizie senza alcuna verifica?”. “Ciò che corrisponde al vero”, continuano, “è che la manifestazione di oggi pomeriggio è stata grande e partecipata, soprattutto da giovani e giovanissimi che evidentemente hanno davvero a cuore il proprio futuro e la Terra su cui vivono”. E ancora: “Rivendichiamo il diritto a difendere il nostro territorio dallo scempio che quotidianamente, e da decenni, ci viene imposto e orgogliosamente lottiamo per il futuro di tutti, per il Pianeta, insieme a milioni di persone in tutto il mondo”.