Una dolorosa, continua, presa in giro da parte dei coetanei: “Sei goffa, cadi sempre”. Anni di sofferenze e disperazione, anche perché parenti e medici pensavano che soffrisse semplicemente di dolori dovuti alla crescita. Poi la drammatica scoperta e l’inizio della convivenza consapevole con la sindrome di Ehlers Danlos, una malattia ereditaria del collagene caratterizzata da ipermobilità articolare. Un calvario che Chloe Cullen, 26 anni, ha raccontato al tabloid britannico The Mirror: “Le mie dita sono più flessibili di quelle delle altre persone, quando tengo le mani dritte si alzano di più. Posso anche portare il pollice all’indietro e toccarmi il polso. Le mie ginocchia vanno verso l’interno, così come i piedi – ha spiegato la ragazza – Le mie articolazioni sono iper-mobili e mi fanno cadere. Sono sempre sembrata goffa a causa delle cadute, ma ovviamente era la Ehlers Danlos. Ho perso il conto di quante volte sono caduta nella mia vita”.
Una disabilità con cui ha dovuto fare i conti e che le ha anche provocato spiacevoli infortuni: “Nel 2017 mi sono rotta entrambe le caviglie giocando a minigolf. Hanno ceduto. È stato molto doloroso e, adesso, devo indossare le cavigliere se esco a camminare”. E non è l’ostacolo maggiore. La sindrome le provoca, infatti, un dolore costante alle articolazioni: “È il mio più grande problema – ha evidenziato Chloe – Prendo antidolorifici ogni giorno ma non eliminano completamente il dolore”. La sofferenza le provoca anche stitichezza: “Molte persone con Ehlers Danlos hanno problemi con il loro sistema digestivo”, ha spiegato. I suoi sintomi si sono aggravati al compimento dei vent’anni e ad aprile ha finalmente scoperto, grazie a un reumatologo, di essere affetta dalla Ehlers Danlos.