Il “grande fiume” non esiste più. Secondo l’Osservatorio Anbi “la portata del Po è vicina alla drammatica soglia psicologica dei 100 metri cubi al secondo al rilevamento ferrarese di Pontelagoscuro. Dati che decreterebbero “la fine dell’immagine di ‘grande fiume’ con tutte le conseguenze soprattutto di carattere ambientale, che ne stanno derivando”. A Torino, nella zona dei Murazzi, nel fine settimana il Po appariva così: ridotto a un piccolo rivolo coperto da alghe nonostante le piogge serali degli ultimi giorni. Una condizioni aggravata dalla rottura di una pompa della diga. Il guasto è stato riparato ma le condizioni sono migliorate di poco. Secondo i dati raccolti dall’Anbi, la portata del fiume si attesterà intorno ai 170 metri cubi al secondo, ben 67 metri cubi al secondo in meno rispetto al precedente record negativo del 2006.

Articolo Precedente

Marmolada, il lago di Fedaia mai così vuoto. Enel: “Da giugno costretti a usare l’acqua per alimentare il sistema idrico del Veneto”

next
Articolo Successivo

Consumo di suolo, distributori: le città sono sempre più inadatte al cambiamento climatico

next