Quello che si apprende dai giornali di oggi è che la confusione domina sovrana. Ciò che preoccupa maggiormente è l’emersione dell’odio in gran parte del mondo, un atteggiamento che di per sé è foriero di guerre e di ingiustizie sociali. Basti pensare che nel Kosovo si tenta di complicare la vita in vari modi ai cittadini serbi, pretendendo che le carte d’identità e le targhe automobilistiche della minoranza Serba residente nel Kosovo siano rilasciate unicamente dalla repubblica kosovara e non dal competente Stato legittimo della Serbia. Un bel sopruso che prelude ad altre probabili ostilità.

D’altro canto in Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni tuonano di nuovo contro gli immigrati e, sovente, contro la gente di colore che vive in Italia.

Straziante è stato l’omicidio del nigeriano Alika Ogorchukwu nella civilissima Civitanova Marche, dove un passante italiano, che aveva ricevuto da quest’ultimo una richiesta di elemosina, lo ha rincorso, lo ha attaccato con violenza, fino a procurargli la morte. Tutto questo sotto gli occhi di altri cittadini, alcuni dei quali addirittura hanno filmato ciò che accadeva con i loro telefonini. Una vera vergogna che attenta al buon nome dell’Italia e per la quale chiedo, in coro con tutta la comunità nigeriana, l’attuazione più severa delle norme del codice penale, aggiungendo che sarebbe assolutamente necessario che alcuni italiani si costituissero parte civile nel processo penale per il risarcimento del danno alla nostra immagine, sia noi confronti dell’aggressore, sia nei confronti da coloro che si sono astenuti dall’intervenire (vedi art. 40 Codice penale, secondo il quale : “Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”).

Altro fatto che desta preoccupazione è il silenzio assoluto che è stato imposto ai media sulle vicende della guerra in Ucraina, probabilmente al fine di evitare reazioni contro l’invio delle armi in quel Paese. Gli italiani, tenuti all’oscuro di tutto, non possono far altro che guardare in televisione lo squallido teatrino della politica nostrana, la quale è impegnata in una lotta elettorale tra Pd e Azione da un lato e la destra dall’altro. Questo teatrino, a mio avviso, potrebbe in fondo favorire la politica di Mario Draghi, al quale riuscirebbe certamente più gradito avere, in un prossimo eventuale governo, una compagine di destra, più favorevole ai suoi voleri, e non la rissosa maggioranza che lo ha sostenuto nell’ultimo governo.

La odierna tragedia sta nel fatto che di tutto si parla tranne che della nostra ancora di salvezza e cioè l’attuazione della nostra Costituzione, che vieta le privatizzazioni dei beni del popolo, dei servizi pubblici essenziali e, soprattutto, della messa a gara europea del servizio balneare e del servizio taxi. Ma questo appare un tema tabù e sembra che nel sottofondo ci sia un accordo generale tra i vari partiti, per acquisire meriti nei confronti dell’Europa e affossare definitivamente l’economia italiana, privandoci dei posti di lavoro e delle fonti di produzione di ricchezza nazionale.

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