Covid, 18.813 nuovi casi e 121 morti. Aumentano pazienti in terapia intensiva. Il tasso di positività al 17,8%
Crescono i ricoveri: nei reparti ordinari sono 10.527 i ricoverati con sintomi, 28 in più rispetto a ieri. Nelle terapie intensive ci sono 398 persone con un aumento di 10 persone rispetto a 24 ore fa
Sono 18.813 i nuovi casi di positività a Sars Cov 2 e 121 i decessi per Covid. Con 105.839 tamponi processati in Italia nelle ultime 24 ore, fra antigenici e molecolari, il tasso di positività registrato è al 17,8%. Crescono i ricoveri: nei reparti ordinari sono 10.527 i ricoverati con sintomi, 28 in più rispetto a ieri. Nelle terapie intensive ci sono 398 persone con un aumento di 10 persone rispetto a 24 ore fa. Intanto verrà condotta martedì 2 agosto la nuova flash survey – l’inchiesta veloce – per monitorare la diffusione e la distribuzione delle varianti di Sars-CoV-2, coordinata dall’Istituto superiore di sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome. In merito all’indagine rapida è stata diramata una circolare firmata dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Giovanni Rezza, che fornisce i dettagli tecnici per la raccolta dei campioni da analizzare e la trasmissione dei dati.
Nell’arco di 24 ore, in Italia, è stabile al 4% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid e tutte le regioni sono sotto il 10% secondo la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 31 luglio. Mentre cala di un punto, tornando al 16% la percentuale di posti nei reparti ordinari occupati per Covid-19, ma in 14 regioni supera la soglia d’allerta del 15%: Umbria (39%), Valle d’Aosta (30%), Calabria (31%), Basilicata (21%), Liguria (29%), Sicilia (25%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), Abruzzo (al 21%), Emilia Romagna (19%), Puglia (18%), Lazio (17%), Campania e Pa Trento (16%).
La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 21%), Liguria (29%), Marche (22%), Molise (13%), Pa Trento (16%). Cala in 6: Basilicata (21%), Calabria (31%), Toscana (13%), Umbria (39%), Valle d’Aosta (30%) e Veneto (12%). La percentuale è stabile in 10 regioni: Campania (16%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (17%), Lombardia (14%), Pa Bolzano (15%), Piemonte (8%), Puglia (18%), Sardegna (11%), Sicilia (25%).
L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 4 regioni: Abruzzo (al 7%), Calabria (8%), Emilia Romagna (6%), Liguria (5%). Cala in 2: Sicilia (6%) e Toscana (4%). E’ stabile in 14 regioni o province autonome: Basilicata (4%), Campania (4%), Friuli Venezia Giulia (4%), Lazio (7%), Lombardia (3%), Marche (2%), Molise (3%) Pa Bolzano (2%), Pa Trento (2%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sardegna (7%), Umbria (8%), Veneto (2%). In Valle d’Aosta (0%), la variazione non è disponibile.